Vanguard: «Ecco come navigare nell’incertezza dei mercati»

Vanguard: «Ecco come navigare nell’incertezza dei mercati»

«Mantenere la rotta». Joe Davis resta fermo nelle proprie convinzioni e deciso nell’indicare il comportamento da seguire durante le fasi di turbolenza dei mercati, compresa quella scatenata dall’escalation delle vicende belliche nel Medio Oriente, e gli investitori sembrano per il momento seguire il consiglio che arriva dal capoeconomista globale di Vanguard: evitare scelte impulsive e rimanere fedeli alla filosofia adottata dallo stesso Jack Bogle, fondatore del colosso degli investimenti statunitense.

Rispettare i suoi quattro principi di investimento – obiettivi chiari, diversificazione, bassi costi e appunto disciplina – resta in effetti di fondamentale importanza, a maggior ragione in situazioni del genere. «Queste semplici regole possono aiutare a gestire l’incertezza del mercato, a evitare errori emotivi e sfruttare gli effetti composti che i rendimenti hanno sul portafoglio» sostiene Davis, incontrato da Il Sole 24 Ore a Londra in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della fondazione di Vanguard Group.

La storia è del resto pronta a dimostrare come gli investitori in grado di resistere e superare le forti oscillazioni dei listini siano stati poi premiati in termini di rendimenti. «Così è stato dopo lo scoppio della bolla Internet, con la grande crisi finanziaria, durante la pandemia e continua ad avvenire oggi» osserva Davis e i dati citati da Vanguard sono senza appello, o quasi.

Nel corso degli ultimi 25 anni, rifugiarsi nella liquidità per tre mesi quando le cose si mettono male avrebbe infatti in definitiva esposto il risparmiatore al rischio di sottoperformare il classico portafoglio 60/40 composto per il 60% da azioni e il 40% da obbligazioni nel 58% dei casi e a una «perdita» mediana dell’1,4 per cento. Rimanere parcheggiati nel «cash» per 12 mesi avrebbe addirittura esteso al 60% le possibilità e al 6,7% la sottoperformance complessiva. «Questo – spiega l’economista di Vanguard – perché chi ha deciso di vendere dopo i primi scossoni delle Borse potrebbe aver anche evitato alcuni dei ribassi, ma di sicuro ha mancato tutti i rialzi che sono seguiti».

Fonte: Il Sole 24 Ore