Venduta la tessile Tirso, salvi 160 posti di lavoro

Venduta la tessile Tirso, salvi 160 posti di lavoro

Un accordo giunto appena in tempo: il 1 ottobre sarebbero cominciati i licenziamenti. Invece l’azienda tessile ad alta tecnologia Tirso di Muggia (Trieste) con i suoi circa 160 lavoratrici e lavoratori è stata salvata: la rileva una realtà internazionale radicata in Italia.

Il salvataggio

Si tratta, dopo il caso della Wartsila, del secondo salvataggio di un’azienda risultato raggiunto grazie all’impegno congiunto di Regione Fvg, Confindustria Alto Adriatico, sindacati e ministero. Le parti – secondo quanto trapela – hanno firmato un’intesa e mercoledì si terrà un incontro al Mimit, nel corso del quale sarà presentato il piano industriale per rilanciare l’azienda.

L’amministrazione regionale, a crisi aziendale dichiarata, aveva contributo all’attivazione degli ammortizzatori sociali per mettere in sicurezza i redditi; nei primi giorni di agosto, a Muggia, si era tenuta una manifestazione indetta dalla Filctem-Cgil per tenere alta l’attenzione sulla vicenda.

Le tappe

Alla luce del percorso di composizione negoziata della crisi avviato da Tirso alla fine del 2024 la Regione si era mossa mettendo in campo le politiche attive per rafforzare le competenze dei lavoratori rispetto ai profili professionali maggiormente richiesti dal territorio. Inoltre, in collaborazione con Confindustria Alto Adriatico e Coselag, aveva sensibilizzato le imprese locali per favorire l’assunzione da parte di lavoratrici e lavoratori in Cigs presso la Tirso anche con la disponibilità a realizzare percorsi formativi calibrati sulle esigenze del singolo datore di lavoro. Con l’obiettivo di garantire incentivi mirati all’occupazione, nell’assestamento di bilancio approvato dal Consiglio regionale aveva previsto il riconoscimento di contributo di 2mila euro per assunzioni fra il 1° settembre 2025 fino al 31 dicembre 2025, anche non contestuali ma con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, di almeno tre lavoratrici o lavoratori precedentemente interessati da cassa integrazione guadagni straordinaria, un importo elevato a 2.500 euro nel caso di almeno cinque assunzioni. Nel frattempo è proseguita la ricerca di un interlocutore industriale per l’acquisizione del sito di Muggia.

Fonte: Il Sole 24 Ore