Via alla Mediobanca targata Mps: Grilli e Melzi d’Eril al vertice

Via alla Mediobanca targata Mps: Grilli e Melzi d’Eril al vertice

L’ultima assemblea di Mediobanca del 28 ottobre, che si è svolta a porte chiuse con il metodo del rappresentante designato, è anche la prima con un azionista al controllo assoluto. Il consiglio designato da Mps, socio all’86,3% dopo l’Opas che si è conclusa a settembre, si è riunito subito dopo nominando Vittorio Grilli presidente, Alessandro Melzi d’Eril amministratore delegato e Sandro Panizza vice-presidente. Panizza, che alla precedente tornata era entrato nel board indicato nella lista Delfin, è l’unico dei vecchi consiglieri che non si era dimesso di fronte al cambio di azionariato: è stato confermato e promosso nell’organigramma del board. L’unico altro legame con il precedente cda, ed elemento di continuità, è il segretario del consiglio Massimo Bertolini, riconfermato nel ruolo. Gli altri consiglieri, nominati dall’assemblea, sono Paolo Gallo, Massimo Lapucci, Tiziana Togna, Giuseppe Matteo Masoni, Federica Minozzi, Donatella Vernisi, Andrea Zappia, Ines Gandini e Silvia Fissi, tutti tratti dalla lista di maggioranza presentata da Mps, che è stata l’unica depositata. Fuori dal board il precedente vertice, che veniva tutto dall’interno, il presidente Renato Pagliaro, l’ad Alberto Nagel e il direttore generale Saverio Vinci.

L’ordine del giorno

In assemblea tutti i punti all’ordine del giorno sono stati approvati, senza sorprese. E’ stato approvato il bilancio al 30 giugno 2025, chiuso con ricavi in crescita del 3% a 3,7 miliardi e utile netto del 4% a 1,3 miliardi (i risultati, finora, migliori di sempre). Il dividendo di 1,15 euro per azione è già stato anticipato per 0,56 euro a maggio a titolo di acconto, mentre il saldo di 0,59 euro verrà messo in pagamento il 26 novembre, con data di stacco il 24 novembre.

La remunerazione

E’ stato approvato anche il pacchetto delle politiche di remunerazione e incentivazione 2025-2026, nonchè il piano di performance shares 2025-2026. Per quanto si tratti di un voto non vincolante, l’informativa sui compensi corrisposti nell’esercizio 2024-2025 ha registrato un’astensione del 97,06%.

E’ stato deciso inoltre di conferire il mandato di revisione a PriceWaterhouseCoopers per il periodo 2026-2034 previa risoluzione consensuale dell’incarico che era stato conferito a EY per gli esercizio 2022-2030.

Fonte: Il Sole 24 Ore