Vicenza crocevia dell’innovazione nel settore orafo

Vicenza crocevia dell’innovazione nel settore orafo

Un appuntamento internazionale inedito per l’Italia, dove approda per la prima volta. A Vicenza – nei giorni che precedono Vicenzaoro September (dal 5 al 9 settembre), il salone internazionale orafo organizzato da Italian Exhibition Group Spa, proprietaria anche del salone internazionale leader per le tecnologie e i macchinari per la gioielleria T.Gold – si apre oggi The Vicenza Symposium, in programma in Basilica Palladiana fino al 4 settembre: è l’evento internazionale dedicato all’innovazione nella gioielleria e nel fashion tech, e la città – che rappresenta uno dei distretti orafi più importanti a livello internazionale nel quale si integrano tradizione artigianale, innovazione tecnologica e visione industriale – valorizza e rilancia così il proprio ruolo di crocevia globale della cultura tecnica e scientifica applicata alla gioielleria e all’accessorio moda di alta gamma. In programma – con l’organizzazione di Meneghini & Associati – sono tre giornate durante le quali 21 relatori internazionali porteranno il meglio della ricerca e dell’innovazione in sette sessioni giornaliere, rivolte a un pubblico altamente qualificato, fra stampa 3D e intelligenza artificiale.

Protagonisti

Fra loro Edgar Andrade, tool room Supervisor at Tiffany & Co, Davide Tosi, technical designer at Bvlgari Gioielli Spa – LVMH Group, Baptiste Rouxel, materials scientist at Richemond International SA e Nora Lecis, associate professor at Politecnico di Milano, con uno studio realizzato in collaborazione con Pomellato (Kering). Presidente onorario è Eddie Bell, fondatore del celebre Santa Fe Symposium statunitense, che per 35 anni è stato riferimento mondiale per l’innovazione nella gioielleria, e del quale The Vicenza Symposium raccoglie e rilancia l’eredità culturale e scientifica: «L’evento nato nel Nuovo Messico nel 1986 è finito con l’edizione del 2022 – spiega Damiano Zito presidente del simposio e del comitato scientifico, nonché presidente e ad di Progold Spa – Da allora è nato un evento a Detroit mentre noi lavoriamo da tempo a questo progetto, che va anche oltre i campanili delle singole aziende perchè vede fra gli organizzatori la collaborazione di player quali Legor Group Spa e la stessa e Progold Spa, per una proposta di alto valore tecnico e scientifico».

Sinergie

Sullo sfondo, per rafforzare il ruolo della città come capitale dell’oro e centro nevralgico della filiera del lusso, l’ampliamento del quartiere fieristico vicentino, che si concluderà il prossimo settembre: un intervento di Ieg che vale 60 milioni di euro avviato a febbraio 2024 e che restituirà un nuovo padiglione da 22mila mq su due piani. Questo consentirà anche di innovare il layout espositivo e integrare le tecnologie di T.Gold (il salone dedicato a macchinari e strumenti per il settore orafo) in maniera sinergica rispetto a Vicenzaoro, nelle sue due edizioni di settembre e gennaio, mentre il Simposio avrà cadenza biennale. «In questo modo – spiega Matteo Farsura, global exhibition manager Jewellery&fashion Division di Ieg – contiamo di mantenere la leadership internazionale ed essere il presidio per quanto riguarda l’innovazione. Ricordiamo che i migliori macchinari per la lavorazione dei gioielli nel mondo sono italiani, e che proprio la tecnologia può mettere in grado le imprese di affrontare i momenti di fluttuazione del prezzi dell’oro e la ricerca di nuovi mercati».

Fonte: Il Sole 24 Ore