Villa d’Este compra il Salesianum a Como, diventerà un campus per l’ospitality

Da sede religiosa in disuso a luogo di formazione, attrazione e crescita di giovani talenti che vogliano lavorare e specializzarsi nel settore dell’ospitalità. Cambia volto e torna fruibile il complesso immobiliare “Salesianum Don Bosco” a Como, nel quartiere di Monte Olimpino (via Conciliazione 98) con l’acquisizione da parte di Villa d’Este S.p.A. Continua l’espansione del gruppo dell’ospitalità di lusso, che a fine aprile aveva acquisito l’Hotel Miralago, quattro stelle della famiglia Ambrosini nel centro di Cernobbio e pochi mesi prima l’Harry’s Bar, locale iconico del lago. La struttura, composta da edifici di epoche diverse, in parte sotto la tutela storico-artistico monumentale e circondata da boschi secolari, era vuota dal 2010. Il nuovo hospitality campus ne riporterà in qualche modo alla luce la funzione originaria, proprio perché l’edificio è nato nel 1964 come centro di formazione e di aggiornamento per i Salesiani, per poi aprirsi negli anni all’esterno, arrivando ad accogliere incontri di spiritualità per gruppi e per singole persone, esperienze di preghiera, convegni e congressi.

Il progetto di Villa d’Este partirà da un’importante ristrutturazione degli spazi per realizzare alloggi a disposizione perlopiù dei dipendenti della Società, dove svolgere attività di sviluppo e formazione nell’ambito dell’attività alberghiera e della ristorazione, così da offrire ai propri lavoratori condizioni sempre migliori e all’altezza delle nuove esigenze del mercato del lavoro di oggi. Oltre ad attrarre giovani che vogliano crescere nel settore ospitalità, acquistando competenze professionali e capacità di team.

«Il nostro capitale umano è il patrimonio più prezioso da tutelare, e crescere insieme la più importante responsabilità», ha spiegato Giuseppe Fontana, presidente del Consiglio di amministrazione di Villa d’Este S.p.A. «La nostra intenzione è di ristrutturare gli immobili e curare il parco per allestire, in un ambiente estremamente confortevole, gli alloggi e gli spazi comuni per il nostro personale. Inoltre, vorremmo adibire spazi dedicati alla formazione dei giovani, dove venga seguito un percorso etico-professionale in un ambiente protetto di crescita fatto a misura d’uomo», ha continuato Fontana. La struttura dovrebbe ospitare sale conferenze, aree training dove sviluppare una Academy e corsi ad hoc per sala, cucina e housekeeping, ma anche aree di svago e di intrattenimento come sala cinema, palestra, sale multimediali/TV e biblioteca.

Fonte: Il Sole 24 Ore