Villa Eden, così il fine dining completa l’offerta di benessere a 360 gradi

Villa Eden, così il fine dining completa l’offerta di benessere a 360 gradi

Un buon ristorante fa invecchiare meglio (e aumenta i ricavi)

In questa formula che unisce lusso, salute e piacere, un ruolo sempre più centrale è svolto dall’offerta gastronomica, ora adatta a tutti i tipi di clienti e declinata per ogni loro esigenza. Una strategia che ha comportato anche un investimento per il rifacimento completo della cucina (all’interno di un intervento volto al miglioramento dell’efficienza energetica e al rifacimento di alcune suite, per un costo totale di 1,7 milioni di euro), ma che sta portando i frutti sperati: il ristorante The Tasting Room, solo quattro tavoli aperti anche alla clientela esterna, rappresenta fra il 12 ed il 15% del fatturato annuale di Villa Eden, che si aggira intorno ai 5 milioni di euro (con un ebitda di circa il 20%); e assieme alla proposta interna del suo “alter ego” Eden’s Park, specializzato più sull’offerta detox, ha registrato una crescita media annua del 25% negli ultimi 3 anni.

I prezzi delle suite vanno da 300 euro a 1.300 euro a persona, a cui si aggiungono i percorsi di salute, che includono piani settimanali a partire da 2.950 euro. Il tasso di occupazione medio annuo delle camere (Adr) è del 65%. Villa Eden si avvale di un team di 80 collaboratori e stima quest’anno di incrementare i ricavi del 10%, anche grazie all’ampia ristrutturazione dell’Health Longevity Spa e della Med Spa.

Obiettivo stella Michelin e menù a 360 gradi

A occuparsi a 36o gradi di tutta l’offerta food&beverage è stato chiamato lo chef Marcello Corrado, già due volte stella Michelin, con l’obiettivo – tra le altre cose – di portare il macaron anche a The Tasting Room, già premiato l’anno scorso da Gault&Millau con 18 punti su un punteggio massimo di 20. L’hotel 5 stelle lusso, composto da sole 25 suite e tra i The Leading Hotels of the World, può invece già vantare le “due chiavi” Michelin (38 in tutta Italia, mentre sono 8 le tre chiavi e 101 le strutture segnalate con una chiave).

La filosofia di The tasting Room, in coerenza con quella dell’hotel, si ispira a «leggerezza, gusto ed equilibrio fra tradizione e innovazione», «alla sostenibilità e alla valorizzazione dei migliori ingredienti locali» che però si sposano con l’anima partenopea dello chef. Un esempio calzante arriva dal piatto-signature “Tutto Rosso – Barbabietola in diverse interpretazioni – Sorbetto alla cipolla – Radicchio – Note acide”, che nasce «da una golosa reinterpretazione del connubio fra barbabietola e cipolla attraverso una lavorazione in sette fasi del suo ingrediente principale, con specifiche tecniche di affumicatura e di variazione delle consistenze – spiega lo chef -. In primo piano anche il bilanciamento dell’acidità e della terrosità».

Due i menu degustazione proposti: “Eden Holistic”, omaggio alla storia di Villa Eden, senza pane e senza piccola pasticceria finale; e “Local Homage”, sette portate ispirate dalla biodiversità del territorio.

Fonte: Il Sole 24 Ore