
Vini freschi per l’estate calda, ecco un piccolo manuale di sopravvivenza
Le stagioni si sono estinte da un pezzo e i cambiamenti climatici lo spiegano a chiare lettere per tutti. Restano un ricordo vintage, un po’ come il telefono fisso a casa o i flirt estivi quando invece che da Tinder cominciavano dal pedalò. L’estate vera parte quando il frigorifero inizia a sembrare più una cantina refrigerata che un contenitore di cibo e la sopravvivenza passa anche attraverso la bottiglia giusta. Non parlo di etichette da collezione, né di vini meditativi che esigono silenzio e inducono spesso una buona quota di noia. Parlo di cambusa vera da barca, ma anche da spiaggia, da bordo piscina, da terrazzo o da cucina di casa col ventilatore a pale.
Partiamo quindi con i bianchi in pole position. Il Pinot bianco – non solo altoatesino – resta uno dei campioni di versatilità: si abbina facilmente e senza tanto impegno dall’antipasto, ai crudi ma anche a un misto di pesce e crostacei cotti a vapore. Per quanto mi riguarda, un buon pinot bianco ha quell’eleganza fresca che non stanca mai, ma non esiste solo lui! Ad esempio c’è il Verdicchio (dei Castelli di Jesi o di Matelica) in grado di alzare il livello anche di una cena improvvisata a base di tonno sott’olio (di quello buono a filetti) e pomodori italiani di stagione con due fettine di cipolla di Tropea tagliate sottili e belle profumate. Bastano tre ingredienti di ottima qualità per stare bene a tavola, io la penso così. Chi vuole un tocco più “vulcanico” dovrebbe pensare all’Etna Bianco che unisce la freschezza dei terreni sottili, composti da cenere, a quella nota salina che sa di scogli e di Sicilia vista da una barca ferma in rada. Che meraviglia!
Il Fiano d’Avellino entra in campo quando le portate a tavola si fanno più serie, magari con risotti di mare un po’ più ricchi o anche piatti vegetariani ma, in fin dei conti, abbinarlo agli spaghetti alle vongole (anche con grattatina di bottarga) non si sbaglia mai. Se sognate la Liguria, anche solo per finta, il Pigato è la risposta in bottiglia; e se invece siete più “alpini” un Friulano, con la sua nota di mandorla, è il bianco giusto da sorseggiare guardando le previsioni meteo, le uniche che pur sbagliando ogni giorno restano in prima serata.
Fonte: Il Sole 24 Ore