vivere meglio e più a lungo con Ongaro
Medico degli astronauti per oltre sette anni all’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, Filippo Ongaro è stato il primo italiano a ottenere la certificazione in medicina anti-aging e medicina funzionale negli Stati Uniti. Ha studiato problem solving e coaching strategico, ha lavorato anche con la Nasa e l’Agenzia Spaziale Russa ed è stato anche professore a contratto presso l’Università di Tor Vergata, l’Università di Bologna e il King’s College di Londra. Oggi, fra un libro e l’altro (tutti pubblicati da Sperling & Kupfer), opera come consulente e coach a livello internazionale e porta avanti un “credo” molto personale, ovvero sia che il concetto di longevità debba fondarsi su solide basi scientifiche e non su mode del momento per essere realmente efficace. Anche all’interno di un’organizzazione aziendale.
Una convinzione che ha trovato spazio nella sua ultima fatica letteraria, “Il mindset della longevità. I passi per cambiare mentalità e aggiungere vita agli anni” (edito da Vallardi), un testo che si concentra sulla parte mentale ed emotiva di un individuo e parte dal presupposto che ciò che le persone vogliono è vivere meglio e non semplicemente più a lungo. Per farlo, Ongaro pone al centro il “mindset” per l’appunto, che deve essere il perno di ogni percorso rivolto alla longevità e volto a migliorare le abitudini quotidiane e la gestione emotiva. Con il termine “mindset” ci si riferisce al modo in cui una persona pensa e percepisce il mondo e alla capacità con la quale affronta le sfide e le difficoltà, gestisce le emozioni e le relazioni con gli altri e prende le decisioni; in buona sostanza, è il sistema di credenze, atteggiamenti e prospettive che guida ogni comportamento e ogni reazione di un individuo nella sua vita quotidiana, compresa ovviamente anche quella lavorativa.
L’idea di questo libro, come si legge nella nota introduttiva che ne ha accompagnato il lancio, nasce dall’attenta osservazione delle persone che l’autore ha seguito nei loro percorsi in tutti questi anni, in cui spesso ha riscontrato insoddisfazione, frustrazione, pentimento, infelicità, relazioni tossiche e, guardando all’ambito strettamente professionale, lavori detestati e svolti in ambienti nocivi. Una base emotiva critica porta a comportamenti che danneggiano la salute della persona ed ecco allora due obiettivi che si rilevano fondamentali per tutti: da un lato imparare a ritardare l’emergere delle malattie e ridurre il rischio di malattie croniche, dall’altro coltivare il corretto “mindset” (e quindi la corretta mentalità, intesa come insieme di esperienze personali, educazione, cultura e predisposizioni naturali) affinché vivere a lungo sia la vera conquista.
Il libro
Il libro è diviso in cinque parti: nella prima troviamo un invito a una riflessione profonda sulla longevità che vada al di là del sensazionalismo intorno a questo tema, che spesso mette in secondo piano quanto urgente sia cambiare prospettiva e modalità di pensare all’allungamento della vita.
Nella seconda viene approfondito il ruolo del mindset in connessione con la longevità, mentre nella terza si affronta il concetto del mindset collettivo, ossia ciò che deve cambiare a livello sociale per mettere a fuoco un nuovo concetto di longevità. La quarta parte, invece, si concentra sull’approccio pratico necessario per cambiare “assetto mentale” e crescere verso una nuova visione della longevità. Nella quinta, infine, trova spazio un riassunto dell’approccio organico alla longevità.
Fonte: Il Sole 24 Ore