Volkswagen: domanda debole, taglio alle elettriche. Tesla, torna lo scontro con Trump
Volkswagen ha annunciato un taglio alla produzione di auto elettriche in Germania, segnalando un rallentamento della domanda, nonostante in agosto il primo produttore mondiale abbia confermato la leadership continentale nelle immatricolazioni dei veicoli a batteria (Bev). Lo stabilimento di Zwickau fermerà le linee per un’intera settimana a partire dal 6 ottobre, mentre ad Emden – dove si assemblano i modelli ID.4 e ID.7 – sono previsti tagli di turni e possibili giornate di chiusura. Si tratta dei due impianti dedicati in esclusiva ai Bev, resi così particolarmente esposti alle oscillazioni della domanda.
L’Audi Q4 e-tron sarebbe il modello più penalizzato, complice l’effetto dei dazi statunitensi e le incertezze sulla politica climatica europea, con Berlino che spinge per rivedere il bando ai motori endotermici dal 2035. «Volkswagen sta adeguando la produzione alla domanda effettiva dei clienti», ha spiegato un portavoce, sottolineando che in altri siti le turnazioni saranno invece rafforzate.
Con Volkswagen in difficoltà i grandi costruttori
Il rallentamento non è un caso isolato. Negli ultimi mesi Mercedes-Benz ha rivisto i propri obiettivi ambientali privilegiando modelli termici e ibridi; Renault Group ha ridotto le stime di consegne EV; Stellantis ha rallentato l’arrivo di alcuni modelli elettrici. Negli Stati Uniti Ford ha tagliato la produzione del pick-up F-150 Lightning e del crossover Mustang Mach-E, mentre General Motors ha fermato temporaneamente le linee dei modelli Chevrolet Bolt ed Equinox EV. Decisioni che riflettono una fase di “aggiustamento” del mercato, tra margini compressi, domanda più debole in Europa e Usa e concorrenza cinese in forte crescita.
La battaglia di Tesla contro la visione di Trump
Oltreoceano, intanto, entra in campo Tesla. La casa di Elon Musk ha invitato l’amministrazione Trump a non smantellare gli standard sulle emissioni e la storica definizione secondo cui i gas serra rappresentano un pericolo per la salute pubblica. L’Environmental Protection Agency (EPA) sta valutando un allentamento delle regole, sostenuto da un fronte che include General Motors, Toyota e la stessa Volkswagen. Tesla teme di perdere miliardi di dollari in crediti ambientali, che nel 2023 hanno fruttato 2,8 miliardi di ricavi, venduti ad altri costruttori per compensare le proprie emissioni.
Nel suo intervento, il gruppo californiano ha definito “dannoso” il progetto dell’EPA, perché rischia di indebolire gli incentivi basati sulle performance e di ridurre l’attrattiva per investimenti innovativi. Musk, un tempo vicino a Trump, è ora in rotta di collisione con l’ex presidente, che ha promesso di eliminare diversi sussidi all’elettrico.
Fonte: Il Sole 24 Ore