West Nile, stimate 10mila infezioni. Il picco previsto dopo Ferragosto

West Nile, stimate 10mila infezioni. Il picco previsto dopo Ferragosto

Resta alta l’allerta per il virus West Nile. I casi in Italia sono in crescita ed anche il bilancio delle vittime si allunga di giorno in giorno: al momento sono otto i pazienti deceduti dall’inizio dell’anno. Ed anche il numero delle infezioni stimate sul territorio nazionale preoccupa: sarebbero almeno 10mila, la maggioranza in forma asintomatica. Il picco dei casi si prevede dopo Ferragosto, ma a destare timore è anche l’imprevedibilità di questo virus diffuso dalle comuni zanzare Culex.

Otto le vittime finora

L’ultima vittima è un uomo di 72 anni deceduto nell’ospedale di Caserta, dove era ricoverato. Si tratta del quarto decesso in Campania e l’ottavo in Italia. L’anziano, di Maddaloni, nel Casertano, aveva malattie pregresse e un quadro clinico complesso. Sempre di Maddaloni anche un’altra delle quattro vittime campane. Quanto al numero dei casi confermati, l’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di sanità, risalente alla scorsa settimana, ne segnalava 31 soprattutto concentrati tra Lazio e Campania.

Infezioni in aumento

In pochi giorni, però, le infezioni segnalate e confermate sono notevolmente aumentate. Anche martedì due nuovi casi si sono registrati in Lombardia. Si tratta di due donne, una 38enne a Milano e una 66enne a Pavia. Soltanto quest’ultima è attualmente ricoverata. E in Campania, sempre martedì, sono stati resi noti altri due casi di positività al virus, e uno dei pazienti è in gravi condizioni. A L’Aquila sono in corso accertamenti su un unico caso sospetto segnalato.

Controlli sulle donazioni di sangue

Quanto alle donazioni di sangue, nelle province dove è stata certificata la presenza del virus vengono eseguiti specifici test sulle sacche. Nelle altre regioni dove il virus non è rilevato, se non è prevista l’esecuzione del test, il donatore dovrà astenersi per 28 giorni se ha soggiornato in aree a rischio.

Fonte: Il Sole 24 Ore