xAI e Tesla: top manager in fuga dalle aziende di Musk
Un video di un avvocato che, mentre sta urlando, spala del carbone fuso. È così che lo scorso agosto Robert Keele ha comunicato su X le dimissioni da xAI, l’azienda di Elon Musk attiva nello sviluppo di intelligenze artificiali. Aggiungendo, ironicamente, di aver generato il filmato chiedendo a Grok «com’è dirigere il dipartimento legale di xAI?».
Keele si è dimesso dopo sedici mesi perché «adora i due bambini piccoli» e non riesce «a vederli abbastanza». Il suo caso non è isolato. Il Financial Times lo descrive come un esodo, soprattutto fra i senior. Dovuto in primis alle «richieste incessanti» di Musk.
Sta succedendo in particolare nella start-up di AI che ha fondato due anni fa. Lì, oltre al caso di Keele, hanno lasciato anche il direttore finanziario e il consigliere generale a distanza di una settimana. Ma il discorso vale anche per le altre sue aziende, fra cui Tesla. Dipendenti sia del settore vendite sia dei team di operazioni di batterie e propulsori hanno deciso di andarsene.
«Sette giorni su sette alla settimana in ufficio… più di 120 ore» ha scritto su LinkedIn Mike Liberatore. Per quattro mesi, ha ricoperto il ruolo di direttore finanziario di xAi. Poi, si è dimesso ed è passato dal rivale di Musk, cioè Sam Altman e la sua OpenAi (la società di ChatGpt). Proprio questo clima di competizione con le altre aziende ha spinto alcune persone a lasciare. «Vuole mettere fuori mercato Altman a tutti i costi» ha detto un ex dipendente.
Così come ha creato problemi l’attivismo politico di Musk. Sia il sostegno al presidente Usa Donald Trump sia ai partiti di estrema destra in Europa.
Fonte: Il Sole 24 Ore