
Xiaomi SU7 Ultra: il quasi clone della Porsche Taycan pronta per le strade europee. E sfila a Goodwood
Xiaomi SU7 Ultra ha ottenuto l’omologazione per la circolazione su strada in Europa, per la precisione, come debutto assoluto in Germania. Il primo esemplare di produzione, è immatricolato con targa “M SU7088E”. A testimoniare l’importanza dell’evento è stata la presenza del presidente di Xiaomi, Lu Weibing, che ha personalmente guidato l’auto e condiviso la notizia sui social cinesi. E L’azienda cinese ha scelto anche di partecipare, non è chiaro come, al Goodwood Festival of Speed, appuntamento iconico dove i vari produttori presentano le proprie supercar. Al fianco di Ferrari, Porsche, Maserati e via dicendo, Xiaomi ha portato la sua SU7 Nürburgring, che di recente ha stabilito il nuovo record dell’omonima pista per un’auto elettrica. Record che in realtà vale il tempo che trova
Una presenza quindi che, al festival della velocità e dell’auto per eccellenza, non stride al fianco dei vari bolidi dotati di motore termico ed elettrico ma fi grande. Questo se non fosse per un design, che senza possibilità di smentita è fin troppo simile alla Porsche Taycan. E il vizietto di “copiare” esteticamente altre auto non sembra importare al colosso cinese, che anche per il suo Suv elettrico YU7 si ispira (eufemismo) alla Ferrari Purosangue. Un atto di lesa maestà che dalle parti di Pechino non pare essere assolutamente un problema. Al pari di uno scultore che domani riproducesse il David di Donatallo ma lo inserisse in una teca tutta d’oro: anche se valorizzata, rimane pur sempre una copia.
La Xiaomi SU7 Ultra si colloca nella fascia alta delle supercar a ioni di litio. Lunga circa 4,9 metri e con un passo di 3 metri, ha un peso a vuoto di 2.205 kg. Il coefficiente aerodinamico pari a 0,195 la avvicina ai livelli delle coupé sportive.
Il powertrain è composto da tre motori elettrici in grado di erogare complessivamente 1.548 cavalli. Le prestazioni dichiarate sono impressionanti: accelerazione da 0 a 100 km/h in 1,98 secondi e velocità massima di 350 km/h. L’energia è fornita da una batteria CATL Qilin II da 93,7 kWh con architettura a 897 V, per un’autonomia stimata in ciclo CLTC (quello cinese) di circa 630 km.
Fonte: Il Sole 24 Ore