
Xpeng costruirà auto in Austria. La Cina è sempre più vicina, più di quanto si pensi
La Cina dell’auto è sempre più vicina. L’ultimo e significativo esempio è quello del brand Xpeng che per aggirare i dazi dell’Unione Europea sulle auto elettriche ha deciso di produrle a Graz, nota come la capitale austriaca dell’auto.
Anche se non ci sono marchi austriaci dell’auto in produzione, qui sono assemblate vetture di altri Paesi. Probabilmente per non rovinare la sorpresa, Xpeng si è ben guardata di annunciare al recente Salone dell’automobile di Monaco, l’avvio della produzione.
La capitale austriaca dell’auto
A Graz l’industria automobilistica si chiama Magna. Anzi, la ragione sociale completa della azienda è Magna Steyr, perché è erede in parte della storica holding austriaca Steyr-Daimler-Puch. Nei suoi stabilimenti a Graz si lavora per assemblare Bmw, Mercedes e Toyota. Ma ora, per la prima volta di un costruttore cinese, Xpeng, ha deciso di utilizzare la produzione in particolare dei suoi modelli elettrici destinate all’Europa e come è noto supportate con intelligenza artificiale.
L’arrivo dei cinesi salva i posti di lavoro
Per la Magna è una vera e propria benedizione del cielo, perché i contratti con Bmw e Toyota sono ormai in scadenza e probabilmente non saranno rinnovati, a causa della crisi dell’auto in Europa. L’arrivo dei cinesi, dunque, salverà la fabbrica di Graz e forse anche il posto di lavoro dei suoi 12.200 dipendenti. Magna, in particolare ha dovuto prendersi carico dell’assemblaggio di veicoli di Xpeng provenienti dalla Cina e arrivati alla location di Graz parzialmente smontati.
Com’è gestita la produzione di Xpeng
A Graz sono arrivati componenti prefabbricati. I modelli sono, dunque, assemblati e completati con elementi come assali e motori. E con le tecnologie più recenti: il G6, ad esempio, è dotato di una batteria ad alto voltaggio LFP, al litio-ferro-fosfato, con architettura a 800 volt, priva di minerali rari come cobalto, manganese e nichel e con capacità di ricarica di 451 kW col risultato che è in grado di completare l’80% della ricariva in soli 12 minuti. Altri modelli seguiranno i primi G6 e G9.
Fonte: Il Sole 24 Ore