
Zalando, secondo trimestre in crescita per B2c e B2b
Il valore lordo delle vendite salito del 5% a 4,1 miliardi e i ricavi cresciuti del 7,3% a 2,8 miliardi. Zalando chiude un secondo trimestre 2025 all’insegna della crescita, ben distribuita sia nel business B2c, che ha registrato un fatturato di 2,6 miliardi di euro contro i 2,4 miliardi del 2° trimestre 2024, sia nel “neonato” business B2b che ha raggiunto quota 262 milioni di euro contro i 234 del periodo aprile-giugno 2024. Positivi anche gli indici di redditività: l’Ebit rettificato (utile rettificato prima di interessi ed imposte) ha raggiunto i 186 milioni di euro, rispetto ai 172 milioni dell’anno precedente, con un margine di profitto stabile al 6,5 per cento.
L’evoluzione lifestyle porta i clienti a 53 miliardi circa
A incidere positivamente sui conti di Zalando, che nel corso dell’ultimo anno, dopo un 2023 in calo, ha cominciato a rimodulare il proprio business per reagire ai cambiamenti del mercato lanciando il concetto di “ecosistema” con una serie di investimenti nel B2b, è stata la risposta del pubblico al business “al dettaglio”: la piattaforma tedesca, nata nel 2008, ha progressivamente ampliato la sfera dei propri brand in ottica lifestyle (con focus sul beauty e anche sullo sportswear e l’activewear), alzando anche il livello dei brand disponibili. Per tutta risposta il numero dei clienti attivi è salito a 52,9 milioni, in aumento del 6,1 per cento sullo stesso periodo dell’anno scorso. Merito anche di alcuni “supporti” tech a ricerca e acquisto, come l’assistente virtuale per lo shopping, a oggi attivo in opiù di un mercato di riferimento di Zalando, e un feed di scoperta basato sull’intelligenza artificiale, lanciato proprio negli scorsi mesi. In aumento anche la redditività del B2c con un Ebit rettificato di 174 milioni di euro nel secondo trimestre, in aumento di nove milioni di euro su base annua.
«Stiamo cogliendo le immense opportunità che ci attendono grazie all’ampliamento della nostra offerta ed alle partnership di lungo termine sia nel B2c sia nel B2b – ha dichiarato David Schröder, Co-ceo di Zalando -. Nel B2C, Zalando continua a ridefinire l’esperienza di shopping di moda e lifestyle, rendendola più ispirazionale e personalizzata grazie al nostro nuovo discovery feed basato sull’intelligenza artificiale, aumentando così il coinvolgimento dei clienti e supportando il nostro business pubblicitario. Nel B2B, il lancio della nostra applicazione Zeos per Shopify e la collaborazione con l’unità software Scayle di About You rappresentano traguardi importanti nella costruzione di un ecosistema software che supporti il canale digitale più strategico per i nostri merchant: il proprio e-commerce».
Il B2b cresce con un focus tutto europeo
Il B2b è stato trainato dalla crescita a doppia cifra di Zeos Fulfilment: la piattaforma offre soluzioni commerciali e soprattutto logistiche personalizzate per le aziende (non necessariamente presenti con i loro prodotti sulla piattaforma B2c di Zalando) che vogliono entrare nel mercato europeo e vogliono sviluppare il proprio business. I tassi di crescita dei ricavi B2b hanno continuato a superare quelli del gruppo: sono aumentati del 12,2%, mentre L’Ebit rettificato è stato di 11 milioni di euro, con un margine in crescita di 1,3 punti percentuali, attestandosi al 4,3%.
Il nodo dei costi e la risposta negativa del mercato
Dalla trimestrale emerge un aumento generalizzato delle spese operative – incluse quelle dedicate al marketing o i costi di ristrutturazione – che pesa sia sul flusso di cassa sia sulle disponibilità liquide. Da qui la reazione del mercato: il titolo, quotato a Francoforte, alle 12 del 6 agosto (e quindi il giorno dopo la comunicazione dei risultati), perde quasi il 6 per cento.
Fonte: Il Sole 24 Ore