Zelensky a Maidan: una pace giusta, non una resa forzata. Wsj: Usa approvano vendita di 3.350 missili a Kiev

Zelensky a Maidan: una pace giusta, non una resa forzata. Wsj: Usa approvano vendita di 3.350 missili a Kiev

Nel discorso per il Giorno dell’Indipendenza – la festa nazionale più importante per l’Ucraina da quel 24 agosto 1991, quando il Parlamento approvò l’Atto di Dichiarazione d’Indipendenza dall’Unione Sovietica – Volodymyr Zelensky ha arringato i cittadini da Maidan, legando la resistenza di oggi alla nascita dello Stato e ribadendo che l’obiettivo è una pace giusta, non una resa mascherata. Il presidente ha fatto appello all’unità interna e al sostegno degli alleati. Tra gli ospiti in città, il premier canadese Mark Carney, arrivato a Kyiv come gesto di solidarietà nel giorno più simbolico dell’anno.

La notte dei droni: Kursk e Syzran

All’alba, le autorità russe hanno confermato che un drone ucraino abbattuto è caduto su un trasformatore ausiliario della centrale nucleare di Kursk, provocando un incendio poi spento e la riduzione del carico in un’unità. Il gestore ha parlato di livelli di radioattività normali. Nessuna rivendicazione ufficiale da parte di Kyiv, a cui Mosca attribuisce l’attacco. Nel frattempo, nella regione di Samara, il governatore ha riferito di attacchi di droni su un’impresa industriale a Syzran, senza vittime. Alcuni media, sia russi che ucraini, hanno indicato la zona della raffineria locale come possibile obiettivo, ma al momento i dettagli ufficiali restano scarsi.

Sumy, Kherson e il prezzo civile della guerra

Nelle ore precedenti e successive alla mezzanotte, Sumy è stata presa di mira da ondate di Shahed, i droni d’attacco di fabbricazione iraniana forniti alla Russia e ampiamente usati nel conflitto. Esplosioni sono state udite in città, mentre le autorità invitavano la popolazione a rifugiarsi. Al momento non risultano bilanci ufficiali consolidati. Al contempo, l’Aviazione ucraina ha riportato un massiccio attacco di droni su più oblast. Nel Kherson occupato e liberato a scacchiera, un ragazzo di 15 anni è rimasto ferito a Novoraisk da esplosivi sganciati da un drone russo, ha detto il governatore regionale. Il giovane è in condizioni di media gravità.

La linea degli aiuti

L’amministrazione statunitense ha approvato la vendita a Kyiv di 3.350 missili ERAM (Extended-Range Attack Munition), con raggio stimato fra 240 e 450 km. Le consegne sono attese entro sei settimane, anche se alcune fonti parlano di possibili tempi fino a sei mesi. Il pacchetto, da circa 850 milioni di dollari, è in larga parte finanziato da Paesi europei, secondo il Wall Street Journal. La stessa testata ha rivelato che il Pentagono continua a limitare l’impiego degli ATACMS a lunga gittata contro obiettivi in Russia tramite un meccanismo di autorizzazione caso per caso.

Fonte: Il Sole 24 Ore