“Zone del commercio” nei piccoli centri, in Aula dopo l’estate la Pdl della Lega

“Zone del commercio” nei piccoli centri, in Aula dopo l’estate la Pdl della Lega

«Tenere aperti dei negozi, delle vetrine» costituisce un presidio importante «di socialità, di convivialità, di sicurezza», in particolare nei centri storici, oggi messi a rischio dal degrado e dalla desertificazione commerciale. Ne è convinta la deputata Giorgia Andreuzza (Lega), relatrice in commissione Attività produttive della Camera di una proposta di legge, sempre della Lega, che punta a disciplinare le “zone del commercio” per il rilancio dei Centri storici puntando su botteghe e negozi che rivendono soprattutto prodotti tradizionali e di qualità.

La Pdl prevede, tra le altre cose, una dotazione di 300 milioni di euro per tre annualità, destinati a finanziare interventi di riqualificazione e potenziamento delle aree che ospitano le attività commerciali di vicinato nei centri con meno di 5mila abitanti. Il fondo, spiega la relatrice, è destinato ad aiutare i Comuni a promuovere, anche in tandem con le associazioni di categoria, interventi di sistemazione e rilancio delle aree urbane, «per creare una sorta di piccoli distretti commerciali all’aperto», puntando sulla riqualificazione urbana e il decoro.

«Se il Comune va a supportare quello che può essere il decoro, un commerciante può essere più intenzionato ad aprire una propria attività. Se poi l’attività è anche un’attività di qualità a catena si creano, anche nei piccoli centri, dei luoghi che possono essere fruiti con sicurezza e con piacere», sottolinea Andreuzza,

Quanto ai tempi di approvazione, «io penso che dopo l’estate riusciremo a portarlo in aula alla Camera». «Poi ovviamente ci sarà il passaggio al Senato. Però avendo fatto un lavoro già così diciamo intenso, dettagliato, di ascolto», conclude: «Non escludo che magari proprio a fronte di una forte sollecitazione», delle categorie e delle associazioni di settore, «il Governo ne tenga conto e possa accelerare l’iter inserendolo magari in un futuro decreto, importante, sul commercio».

Fonte: Il Sole 24 Ore