A Creta le manovre navali Nato Neptune Strike, partecipa anche l’Italia

Le manovre navali Nato Neptune Strike 2024 (Nest) entrano nel vivo nelle acque dell’isola di Creta. L’esercitazione marina degli alleati in corso nel Mediterraneo è la prima per la marina svedese come membro Nato e include anche una massiccia presenza di personale dalla Turchia oltre che navi e mezzi da Albania, Bulgaria, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Spagna, Turchia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti. Partecipa anche l’Italia. In tutto sono coinvolti 16 paesi.

Prevista un’esercitazione di sbarco sulle coste dell’isola greca

Obiettivo principale delle manovre, che includono anche un’esercitazione di sbarco sulle coste dell’isola greca, è «affinare la capacità della Nato di difendere la libertà di navigazione, proteggere i passaggi marittimi strategici, condurre attività di deterrenza e vigilanza e aumentare l’interoperabilità tra le nazioni alleate», spiegano dalla Nato. Le forze multinazionali sono chiamate a esercitarsi su una capacità di attacco di alto livello, che consente di difendere l’Alleanza atlantica con la necessaria prontezza.

Coinvolte anche le unità aeree

Durante le manovre navali Nest, la Nato controllerà le unità che operano in tutto il Mediterraneo e nel Mar Adriatico, ma anche quelle aeree che sorvoleranno l’Europa (effettuando rifornimenti in volo), il tutto nell’ambito di missioni di tiro nel Mar Baltico e sui poligoni di tiro in Polonia e Romania.

Manovre fino al 10 maggio

Per tutta la durata delle manovre (fino al 10 maggio) la Nato avrà il controllo diretto su tutte le unità coinvolte che operano nel Mediterraneo e nel Mar Adriatico. Per la prima volta, la marina francese trasferirà anche il controllo della portaerei Charles de Gaulle e delle sue unità affiliate sotto il comando dell’Alleanza.

Fonte: Il Sole 24 Ore