A Ivrea la città industriale di Olivetti imitata da Jobs e Zuckerberg

“Tra pochi mesi sarà resa nota l’esistenza di una nostra macchina elettronica… completamente originale… Essa avrà una memoria di 5000 posizioni ed appartiene alla classe di media grandezza. Siamo al promettente principio di più ampi sviluppi”. Quando si visita Ivrea e i luoghi in cui si è svolta l’avvincente avventura imprenditoriale, architettonica e soprattutto sociale, promossa a metà del secolo scorso da Adriano Olivetti, le sue parole sembrano ancora aleggiare in quella che è stata la Palo Alto italiana. Quale occasione migliore, dunque, di questi due fine settimana per sentirsi contagiati da quell’entusiasmo partecipando al programma di visita, anche in notturna, dei luoghi tutelati dall’Unesco come città industriale del XX secolo durante l’iniziativa intitolata Welc-home to My House, Eccezionalmente Inside Architecture che schiude la soglia anche a luoghi solitamente chiusi al pubblico (www.welc-home.eu) in un sito dalla superficie di 71 ettari composto da 27 beni tra edifici e complessi architettonici, eretti tra il 1930 e il 1960 e destinati alla produzione, frutto del manifesto delle politiche del Movimento Comunità di Adriano Olivetti.

Fonte: Il Sole 24 Ore