A Pechino i Tedeschi mostrano i muscoli

Un lungo elenco di novità tedesche al debutto in una manifestazione cinese. Nessun refuso ma la fotografia di come sta cambiando il mondo dell’automotive. Perché se fino a qualche anno fa i costruttori teutonici facevano a gara a mostrare la propria grandezza al Salone di Francoforte, con stand su cinque piani e addirittura tracciati dove provare le auto all’interno dei padiglioni, la scorsa edizione del Salone di Monaco ha relegato i costruttori europei al ruolo di comparse e lasciato spazio alle novità presentate da marchi come Byd. Addio quindi alla volontà dei marchi del vecchio continente di esporre nei saloni dell’auto? Non proprio. Perché l’elenco di premiere alla 18esima edizione del Beijing International Automotive Exhibition, in programma fino al 4 maggio, conferma l’importanza di essere presenti in eventi di questo tipo.

Il motivo è legato all’importanza che continua ad avere il mercato cinese, capace di immatricolare oltre 21 milioni di vetture nel 2023 di cui ben oltre 2.2 milioni a marchio Volkswagen piazzatasi in seconda posizione dietro a Byd. Proprio il marchio di Wolfsburg ha svelato al Salone di Pechino la ID.Code, suv elettrico che anticipa i futuri modelli a zero emissioni per il mercato cinese ma che potrebbero arrivare anche in Europa. Se la proposta Vw rientra nella categoria dei prototipi, il Gruppo Bmw ha alzato il velo su modelli come la Bmw i4 restyling ma soprattutto l’inedita Mini Aceman. Debutto mondiale all’edizione di Auto Car China anche per la Mercedes G 580 con EQ Tecnology, denominazione che si può riassumere nella prima Classe G completamente elettrica. Capace di ruotare praticamente su stessa grazie alle quattro ruote a trazione indipendente, la fuoristrada tedesca scarica a terra una potenza di 587 cavalli, una coppia di ben 1.164 Nm e grazie alla batteria da 116 kW (protetta in un involucro super resistente) dichiara un’autonomia di 473 chilometri con un pieno di corrente. Occhi puntati anche sulla GT 63 S E-Performance, coupé ibrida plug-in da 816 cavalli di potenza. Restando tra i marchi del gruppo Daimler, Smart ha mostrato al pubblico la #5 Concept, prototipo che anticipa il futuro suv elettrico di medie dimensioni con oltre 550 km di autonomia. Tornando al Gruppo Volkswagen, Audi ha portato a Pechino la versione a passo lungo della Q6 e-tron pensata per la Cina costruita nello stabilimento Audi Faw Nev di Changchun. Stesso palcoscenico ma produzione a Sant’Agata Bolognese per Lamborghini Urus SE, spinto dalla motorizzazione V8 plug-in hybrid da 800 cavalli e 65 km di autonomia in elettrico e abbinato ad una carrozzeria rivista nell’anteriore e nel posteriore. Naturalmente molto lunga la lista di novità cinesi, a partire dal pick-up di Byd ibrido plug-in, dalla Ora 07, dalla Omoda 7 e dalle concept da effetto wow come la Mg Exe 181.

Fonte: Il Sole 24 Ore