Accademia Nazionale di Agricoltura, al via 7 eventi online sull’«Odissea» del cibo

Un cattedratico che illustra come si ottengono i prodotti agro-alimentari e presenta delle case history curiose e innovative, un nutrizionista che ne approfondisce i valori salutistici e uno storico che ne racconta gli aspetti culturali e gastronomici. È la formula, consolidata e apprezzata (1.500 partecipanti presenti negli ultimi 12 incontri), delle conferenze sulla filiera del food organizzate dall’Accademia Nazionale di Agricoltura per rendere “virale” la conoscenza del nostro patrimonio agroalimentare e portare la divulgazione scientifica anche al grande pubblico.

Un’iniziativa lodevole che, dopo lo stop subìto nel 2020 a causa delle misure di distanziamento sociale, ora è pronta a ripartire ma adeguandosi ai tempi. Ossia in versione virtuale: i sette incontri programmati tra aprile e novembre 2021 si terranno online, sulla piattaforma a libero accesso Jitsi Meet, gratuitamente e senza limite di partecipanti. Sarà la stessa Accademia a segnalare sul proprio sito internet, sui social network ufficiali e nella newsletter il link al quale collegarsi per partecipare a ogni singolo incontro

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«In questo delicato momento di pandemia mondiale – sottolinea il presidente dell’Accademia, professor Giorgio Cantelli Forti – è più che mai necessario salvaguardare la nostra salute e quella della collettività anche attraverso una corretta alimentazione. Con questi incontri vogliamo incentivare la popolazione a conoscere ancora di più i benefici salutistici del consumo di prodotti alimentari freschi, sicuri e italiani. Un’alimentazione sana rappresenta, infatti, uno dei più grandi alleati per il nostro benessere»

Il ciclo di conferenze “I Mercoledì dell’Archiginnasio. L’Odissea del cibo dal campo alla tavola”, realizzato in collaborazione con le Delegazioni Bolognesi dell’Accademia Italiana della Cucina e la Società Medica Chirurgica di Bologna, prenderà il via mercoledì 14 aprile, con un incontro dedicato a crostacei e molluschi. Poi proseguirà il 12 maggio con i prodotti lattiero-caseari e la testimonianza di un’imprenditrice che realizza cosmetici a partire da latte di asina. Il 16 giugno si parlerà dei pomodori e si racconterà come la produzione in campo viene monitorata tramite controllo satellitare.
Dopo la pausa estiva, si ripartirà l’8 settembre con un incontro dedicato alle pesche mentre il 29 settembre saranno protagoniste le mele, e in particolare la reintroduzione della coltivazione della mela romana nell’Appennino emiliano. Il 20 ottobre saranno di scena i legumi e infine il 17 novembre l’ultimo incontro sarà dedicato alle castagne e alle attività del castagneto sperimentale didattico di Granaglione, sull’Appennino tosco- emiliano.

Fonte: Il Sole 24 Ore