Al via il patto Enea-Shell Energy per l’idrogeno verde

Energia dall’idrogeno al posto di quella prodotta col carbone per i settori a più alto consumo. La via per la transizione energetica e la decarbonizzazione passa per lo studio e la ricerca e la trasformazione dei processi di produzione. Questi alcuni degli obiettivi previsti dall’accordo di collaborazione triennale siglato tra l’Enea e la Shell Energy per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative nel campo dell’idrogeno. Un’attività che ha particolare focus sulla decarbonizzazione dei settori energivori. L’obiettivo del piano di collaborazione sottoscritto tra «l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile» e l’azienda che, attiva dal 2005, viene considerata “uno dei principali fornitori di energia del mercato italiano”, è quello di “realizzare soluzioni energetiche sostenibili e promuovere la conversione a idrogeno dei processi industriali, in particolare green hydrogen, a supporto della transizione energetica del Paese”.

I punti dell’intesa

Tra i punti previsti dall’intesa, come sottolineano dall’Enea, anche la creazione di gruppi di lavoro «per attività di ricerca, studi di fattibilità congiunti e analisi degli impianti industriali ad alto consumo di energia come acciaio, cemento, vetro, ceramica, carta e alluminio». Tutti settori che nelle diverse fasi di produzione hanno bisogno di elevate quantità di energia per mantenere in marcia gli impianti e garantire un alto livello di qualità. All’analisi e studio seguiranno poi i progetti per trovare soluzioni innovative e avanzate, anche sul piano tecnologico, per incrementare la produzione di idrogeno verde attraverso “progetti di elettrolisi dell’acqua integrati e alimentati dalla generazione di energia rinnovabile solare, i processi di stoccaggio dell’idrogeno e l’utilizzo nelle reti di distribuzione del gas”.

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Idrogeno strategico

«L’intesa consentirà di sviluppare tecnologie e soluzioni innovative con un partner di rilievo internazionale in progetti per la produzione di idrogeno in Europa e nella decarbonizzazione di grandi clienti industriali in Italia – annuncia Giorgio Graditi, direttore del dipartimento Enea di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili –. L’utilizzo sistematico dell’idrogeno verde è strategico per ridurre l’impatto ambientale e raggiungere gli obiettivi degli accordi di Parigi sul clima, del Green Deal e del Piano Nazionale Integrato per Energia e Clima». Senza dimenticare la prospettiva perché, come aggiunge Graditi, «Lo sviluppo di una filiera nazionale in questo settore ha importanti ricadute anche per sostenere la nascita e la crescita di un ecosistema dell’idrogeno nel nostro Paese e all’interno del bacino Mediterraneo».

La svolta per Shell

Una svolta anche per la Shell che guarda alle tecnologie low carbon e sostenibilità. «Siamo convinti che grazie all’esperienza pluriennale di Enea e alla nostra conoscenza del mercato, maturata fornendo gas ed elettricità ad oltre 500 grandi clienti commerciali ed industriali – dice Massimiliano Mannino, Presidente di Shell Energy Italia –, si possano concretamente avviare soluzioni innovative e sostenibili per la transizione energetica oltre che promuovere un cambio strutturale dei consumi finali di energia».

Fonte: Il Sole 24 Ore