Alexa non ci sta: risponde agli insulti e sensibilizza sulla violenza verbale contro le donne

“Sei un’idiota”, “Sei bruttissima”, “Fai schifo”. Questi sono solo alcuni insulti ricevuti dall’assistente vocale Alexa nel 2023, oltre, c’è da dirlo, a manifestazioni di affetto (che sono più numerose, per fortuna). E se pensate che siano modi innocui per sfogare la frustrazione di fronte ad una intelligenza artificiale che incassa senza mai rispondere, per la Giornata internazionale della donna dell’8 marzo, la voce di Amazon ha deciso di reagire e di lanciare una campagna di sensibilizzazione sulla violenza verbale contro le donne, in collaborazione con ActionAid.
A fronte di determinati insulti e offese ricevuti, la voce di Alexa risponderà a tono in maniera ironica chiedendo agli utenti di essere più umani e meno umilianti, sottolineando come la violenza verbale sia in grado di lasciare un’impronta profonda sulla salute e nella vita di chi ne è oggetto. La campagna, in collaborazione con ActionAid, si attiverà anche pronunciando “Alexa, di’ la tua” e sarà un viatico per diffondere messaggi educativi a chiunque potrebbe averne bisogno.
“Essendo un interlocutore costantemente interpellato nelle case degli italiani, l’assistente vocale di Amazon vuole farsi parte attiva del cambiamento e, nella collaborazione con ActionAid, valorizzando la potenza della propria voce e contribuendo a sensibilizzare quante più persone possibili rispetto a un fenomeno globale così pericoloso”, ha dichiarato Giacomo Costantini, Business Development Manager di Amazon Alexa.
La campagna di Alexa si basa sui dati e sulle esperienze di ActionAid, un’organizzazione internazionale che si occupa di diritti umani e lotta alla povertà. Secondo ActionAid, la violenza verbale è una forma di violenza molto diffusa e spesso associata ad altre forme di violenza, come quella fisica, sessuale o economica. Tra le donne che stanno affrontando il percorso di uscita dalla violenza, il 66,7% ha subito una violenza fisica, il 50,7% una minaccia, l’11,7% uno stupro o tentato stupro; a queste va aggiunto il 14,4% che ha subito altre tipologie di violenze sessuali quali ad esempio le molestie sessuali, molestie online, revenge porn, costrizioni ad attività sessuali umilianti e/o degradanti. Molto diffusa è la violenza psicologica che, essendo quasi sempre esercitata insieme ad almeno un’altra forma di violenza, riguarda quasi nove donne su 10. Quattro donne su 10 invece subiscono violenza economica.
Dati che mostrano come la violenza verbale sia un fenomeno globale e pericoloso, che va contrastato con la sensibilizzazione e l’educazione. “Per questo, ActionAid ha deciso di collaborare con Amazon Alexa e di sostenere la sua campagna, creando alleanze con le aziende e unendo le forze per combattere la violenza, in tutte le sue forme”, ha dichiarato Katia Scannavini, Vice segretaria generale di ActionAid Italia.

Fonte: Il Sole 24 Ore