Art Basel: conti semestrali in rosso. Per MCH il 2021 è ancora tutto in salita

Tempi ancora difficili per gli eventi internazionali del mercato dell’arte globali. Secondo indiscrezioni apparse sulla stampa estera per ArtBasel, l’appuntamento più importante con il mercato dell’arte che si aprirà nella settimana dal 20 settembre per i Vip (per il pubblico dal 24 al 26 settembre) potrebbero esserci problemi legati alla pandemia e alle restrizioni. Alcuni espositori hanno, infatti, scritto una lettera per chiedere la cancellazione dell’evento. I problemi legati alla pandemia riguardano le raccomandazioni dell’Unione Europea agli stati membri di aumentare le restrizioni sui viaggiatori americani e l’inserimento della Svizzera nella lista Tier 4 Covid-19 del Center for Disease Control and Prevention (CDC) statunitense con la raccomandazione di limitare i viaggi non essenziali.
Il direttore globlale di Mark Spiegler riconosce le preoccupazioni delle gallerie e in questi giorni ha dichiarato che le condizioni attuali non sono quelle che avevano sperato quando è stata riprogrammata la fiera a settembre. Il direttore per tranquillizzare i galleristi ha anche offerto di creare i cosiddetti stand satellite per i dealer che vogliono esporre e non possono garantire la presenza del team (personale qualificato di Basilea gestirà questi stand). Inoltre, sempre in tema di agevolazioni e aiuti se la Svizzera dovesse introdurre nuove restrizioni alla circolazione è possibile trasferire ad ArtBasel 2022 l’intera quota di partecipazione.

I conti semestrali

Il nuovo consiglio di amministrazione di Mch Group entrato in carica lo scorso dicembre dopo l’ingresso nel capitale di Lupa Systems, società fondata nel 2019 da James R. Murdoch, figlio del magnate dei media Rupert Murdoch, ha approvato i conti del primo semestre 2021 caratterizzato ancora una volta dal blocco dell’attività che ha portato al peggioramento della perdita operativa pari a 27,4 milioni di franchi svizzeri rispetto a 21,7 milioni di franchi svizzeri, e a una perdita del periodo di 29,4 milioni di franchi (-24,4 milioni nell’analogo periodo del 2020).
Nel tracciare i confronti con lo stesso periodo dell’anno precedente, va notato che nei primi “mesi pre-Covid” del 2020 sono stati ancora generati ricavi consistenti. Nel primo semestre del 2021, la perdita media mensile consolidata è stata notevolmente ridotta rispetto all’esercizio 2020 e al suo secondo semestre, principalmente attraverso un’attenta valutazione e pianificazione dell’impiego delle risorse umane e finanziarie. Laddove possibile e significativo, si è continuato a lavorare a orario ridotto e, negli Stati Uniti, a ricorrere ai licenziamenti.

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Le fiere

Nonostante il blocco, i progetti chiave sono stati implementati e portati avanti nel primo semestre del 2021. Art Basel a Hong Kong – l’unico evento che MCH Group ha potuto organizzare nel primo semestre del 2021 – si è svolto fisicamente su scala ridotta e con formati digitali. Nel settore orologi/gioielli/pietre preziose, è stato sviluppato e lanciato un nuovo format per BASELWORLD. Con l’acquisizione di Digital Festival AG, sono stati aggiunti al portafoglio nuovi eventi. Nella divisione Experience Marketing sono stati realizzati numerosi progetti ibridi e digitali in tutto il mondo.

Guidance 2021

Il gruppo MCH prevede una perdita per il 2021 inferiore a quella dell’anno precedente, ma ancora in un range di milioni a due cifre. Secondo le stime attuali, il gruppo MCH punta a un risultato semestrale equilibrato nella seconda metà del 2021. Il raggiungimento di questo obiettivo dipende, tuttavia, da uno sviluppo positivo negli Usa, dove la situazione è attualmente di nuovo sempre più incerta. Nel caso peggiore e cioè che fino alla fine del 2021 possano verificarsi solo pochi o nessun evento in tutto il mondo, nel secondo semestre 2021 le indicazioni evidenziano una perdita dell’ordine di grandezza del primo semestre. Sulla base del piano a medio termine aggiornato, la direzione e il consiglio di amministrazione sono giunti alla conclusione che il gruppo riprenderà l’attività in modo completo dopo il 2022. Per quanto riguarda il rifinanziamento dell’obbligazione di 100 milioni di franchi con scadenza nel 2023, si sta valutando un’offerta di scambio di obbligazioni nel 2022.

Fonte: Il Sole 24 Ore