Olimpiadi Milano, la nuova arena Santa Giulia sarà la più grande e «green» d’Italia

Promette di essere l’arena polifunzionale più grande d’Italia. Un investimento da 180 milioni di euro, che ospiterà gli eventi cittadini delle olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, e poi un minimo di 120-130 eventi l’anno tra eventi sportivi, concerti, musicall e grandi eventi live. Risanamento e la società tedesca Cts Eventim (ldeader internazionale dell’entertainment e del ticketing) hanno presentato, a Milano, il progetto per la realizzazione della nuova Msg Arena, che nascerà nell’area Milano Santa Giulia.

Un punto fermo in una vicenda che ha avuto una lunga gestazione, con le bonifiche affidate a giugno ad Ati Suez Semp e la risoluzione consensuale dell’accordo a suo tempo siglato con gli statunitensi di Ovg per la realizzazione e la gestione dell’Arena.

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Il progetto

EVD Milan, società del gruppo Cts Eventim – quotato alla Borsa di Francoforte – costruirà l’area su un lotto edificabile di 50mila metri quadri, con un’area esterna di oltre 10mila metri quadri per eventi all’aperto e una capienza fino a 16mila spettatori. L’avvio del cantiere è previsto per l’autunno 2022 e il progetto richiederà un investimento complessivo di circa 180 milioni di euro.
In base agli accordi firmati ad agosto tra Cts Eventim e la società di progettazione proprietaria dell’area, Milano Santa Giulia (controllata da Risanamento), l’arena, una volta completata, nell’autunno 2025 come da progetto, sarà inizialmente messa a disposizione del Comitato Olimpico Internazionale per i Giochi e, in seguito, Cts Eventim continuerà a occuparsi della gestione della venue.

La nuova arena ospiterà in occasione dei giochi olimpici invernali del 2026 le gare di hockey e in seguito anche eventi e concerti. «Abbiamo stimato di ospitare tra i 130 e i 200 eventi all’anno – ha detto Klaus-Peter Schulenberg, ceo di Cts Eventim – nel corso della conferenza stampa. Sarà adatta per eventi sportivi e di intrattenimento. Ci saranno lounge e ristoranti. L’acustica sarà un elemento importante grazie a soluzioni all’avanguardia e sarà progettata per garantire a tutti gli spettatori una visuale ideale non superiore a una distanza di 90 metri dal palco». Parola chiave del progetto sarà, però, la sostenibilità ambientale. Non solo la struttura sarà facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (direttamente via tram dalla stazione dell’alta velocità Milano- Rogoredo alla metropolitana in ncorso di costruzione che collegherà il centro con l’aeroporto di Linate), ma «tutto l’investimento sarà focalizzato su soluzioni di materiali e tecniche costruttive – ha spiegato il vicepresidente di Eventim, Rainer Appel – finalizzate a minimizzare le emissioni di Co2, alimentare l’impianto con energia fotovoltaica e geotermica, con sistemi integrati di riduzione e riciclo dei rifiuti».

La prospettiva dopo le Olimpiadi

«La nuova arena – ha concluso Schulenberg – sarà una tappa obbligata per tutti i tour più importanti e, attraverso i quattro promoter italiani del nostro network di promoter Eventim Live, saremo in grado di offrire eventi prestigiosi in tutta l’area di Milano e ben oltre. Ciò rappresenta un’ulteriore straordinario fattore aggiuntivo alla nostra catena del valore».
Cts Eventim, oltre ad essere il numero 2 al mondo per l’emissione e la vendita di biglietti per eventi, vanta un’ampia esperienza nella gestione di arene multifunzionali dotate di capienze fino a 20mila spettatori, ha in portafoglio il Tempodrom e il Waldbuehne di Berlino. In termini di fatturato, l’Italia è il secondo mercato di Cts Eventim per importanza dopo la Germania. Nel 2019, prima dello scoppio della pandemia, la regione ha generato 271 milioni nei segmenti biglietteria e intrattenimento live. Complessivamente, nel 2019, ha generato ricavi per 1,4 miliardi di euro, con 284 milioni di euro di Ebitda e oltre 5 miliardi di capitalizzazione. Difficili invece, ammette Schulenberg, per il settore, il 2020 e 2021: «a causa del covid – ha spiegato il ceo di Cts Eventim – abbiamo subìto cali di fatturato, rispettivamente, dell’82% nel 2020 e del 65% nel corso di questo 2021. Stimiamo che la situazione possa normalizzarsi dalla primavera 2022».

Fonte: Il Sole 24 Ore