Borsa, Tokyo inizia la settimana con il segno più. Cina, invariati i tassi sui prestiti

La Borsa di Tokyo chiude la prima seduta della settimana con il segno più, con l’attenuarsi delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, mentre la Banca centrale cinese ha comunicato che i tassi a 1 e 5 anni sono rimasti invariati. La Borsa di Tokyo tenta dunque un recupero dopo i recenti ribassi e termina la prima seduta della settimana in rialzo. L’indice di riferimento Nikkei avanza dell’1% a quota 37.438,61, con un aumento di 370 punti. Sul fronte valutario continua la fase di indebolimento dello yen sul dollaro, a 154,70, e sull’euro a 164,70.

Anche la Borsa di Hong Kong tenta il rimbalzo in risposta alla brusca correzione degli indici della scorsa settimana e apre la seduta in territorio positivo, grazie anche alla mancata escalation in Medio Oriente dopo la ritorsione di Israele contro l’Iran: l’indice Hang Seng sale dell’1,15%, a 16.410,83 punti.

Le Borse cinesi aprono invece la seduta in territorio negativo: l’indice Composite di Shanghai cede nelle prime battute lo 0,20%, a 3.059,06 punti, mentre quello di Shenzhen perde lo 0,55%, scivolando a quota 1.677,32. La Banca popolare cinese ha comunicato che il tasso primario sui prestiti a un anno (Lpr) è rimasto invariato al 3,45% e quello a cinque anni è stato mantenuto fermo al 3,95 per cento. Gli Lpr vengono calcolati mensilmente in base ai tassi di interesse che 18 banche commerciali designate addebitano ai loro migliori clienti.

Fonte: Il Sole 24 Ore