Borse corrono grazie a schiarite sul debito Usa. Gas ai minimi dal maggio 2021

Sul fronte macro è emerso che il pil Usa del primo trimestre è aumentato più delle attese, al tasso annualizzato dell’1,3%, dopo il +2,6% del quarto trimestre del 2022. Gli investitori, però, temono che a questo punto la Federal Reserve abbia spazio anche per nuovi rialzi dei tassi, anche se nella riunione di metà giugno l’istituto dovrebbe lasciare invariato il costo del denaro, almeno secondo le attese degli esperti. Anche in Europa rimane il rebus sulle mosse della Bce, anche se la numero uno, Christine Lagarde, ha più volte ribadito che per l’istituto la priorità è combattere l’inflazione, facendo dunque presagire nuovi rialzi dei tassi. Sempre sul fronte macro oggi è stato annunciato che in Gran Bretagna ad aprile le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,5% in volume rispetto a marzo, quando hanno registrato un calo rivisto dell’1,2%. Su base annua la flessione è del 3%, in lieve calo rispetto al -3,9% registrato a marzo.Rispetto al livello pre-coronavirus (COVID-19) del febbraio 2020, le vendite totali al dettaglio sono aumentate del 16,5% in termini di valore, ma i volumi sono diminuiti dello 0,8%.

Cala la fiducia dei consumatori americani

A maggio, gli statunitensi si sono dimostrati meno ottimisti sull’economia rispetto al mese precedente. L’indice finale sulla fiducia redatto mensilmente dall’Università del Michigan è stato pari a 59,2 punti, dopo i 63,5 registrati alla fine di aprile; le attese erano per un calo a 57,2 punti, pari alla lettura preliminare. La componente che misura le aspettative per il futuro è scesa da 60,5 a 55,4, quella sulla situazione attuale è scesa da 68,2 a 64,9. Per quanto riguarda l’inflazione, le aspettative a un anno sono scese dal 4,6% al 4,2%, quelle a cinque anni sono cresciute dal 3% al 3,1%. Nel febbraio 2020, prima dell’inizio della pandemia, l’indice era a 101 punti.

A Piazza Affari bene St, al palo Tim

A Piazza Affari sono ben impostate le azioni di Stmicroelectronics, sulla scia dei titoli tecnologici sugli scudi dopo le proiezioni del gruppo americano Nvidia sulla domanda di chip per l’intelligenza artificiale. Moncler è stata tra i migliori: sia Giorgio Armani, sia Chanel abbiano pubblicato conti 2022 in rialzo e superiori ai livelli pre-pandemici, con prospettive sono buone anche per l’anno in corso. Indicazioni che fanno ben sperare per il comparto della moda e del lusso. Telecom Italia è al palo e rimane al centro dell’attenzione, con gli investitori che si interrogano sul futuro della società e sugli eventuali ritocchi delle offerte per la rete.

BTp, spread a 186 punti. Gas in forte calo: -20% in una settimana

Sull’obbligazionario, è in lieve rialzo lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco è indicato a 186 punti base, uno in più rispetto al valore della chiusura di giovedì. Il rendimento del BTp decennale benchmark sale al 4,39% dal 4,34% del riferimento precedente.

Fonte: Il Sole 24 Ore