Borse, Europa positiva dopo una settimana piatta. Manca il faro di Wall Street

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Orfane del faro di Wall Street, chiusa per la festività del Labor Day, le Borse europee trovano comunque lo spunto per lasciarsi alle spalle le incertezze di una settimana incerta e poco mossa. Così salgono tutti gli indici, come mostra l’andamento del FTSE MIB di Milano, del CAC 40 di Parigi, del DAX 30 di Francoforte, dell’IBEX 35 di Madrid, del Ftse 100 di Londra e dell’AEX di Amsterdam.
Gli investitori continuano comunque a guardare oltreoceano per capire se la Federal Reserve farà slittare il tapering (possibile entro fine anno) alla luce del deludente dato sull’occupazione americana pubblicato venerdì. In Europa, invece, anche se qualche «falco» comincia a parlare dell’opportunità di rivedere la politica ultra-accomodante, la Bce non sembra orientata ad agire nel prossimo futuro.
Inoltre, nel Vecchio Continente si guardano i dati sull’economia, scommettendo su un’accelerata nonostante i dubbi sui nuovi contagi da Covid: in Germania gli ordini all’industria sono saliti del 3,4% in luglio e del 24,4% su anno, mentre in Italia ieri il ministro dell’Economia Daniele Franco, durante il Forum Ambrosetti a Cernobbio, ha detto che la crescita italiana nel 2021 potrà anche superare il +5,8% atteso.

Prevale la cautela dopo i record di Wall Street

Dopo mesi settimane di rialzi, con Wall Street che ha macinato un record dietro l’altro, le Borse americane ed europee si mosse un limbo di dati macroeconomici altalenanti. E in mezzo all’incertezza, gli investitori hanno preferito fare quello che fanno meglio: vendere per portare a casa un po’ di plusvalenze. Venerdì sera, tuttavia, Wall Street non si è scompone davanti a un dato sul mercato del lavoro che ha messo in crisi le tesi della Federal Reserve sull’inflazione.Antonio Cesarano, analista di Intermonte Sim, ha commentato così il dato: «Complessivamente emerge protagonista la carenza di lavoratori soprattutto in alcuni comparti che gli incrementi salariali che si stanno materializzando ancora non sono in grado di fronteggiare. La reazione in parte controintuitiva del mercato di breve (tassi in rialzo con aspettative di inflazione che stanno iniziando a risalire sul comparto a lungo termine) segnala il timore che la Fed, sotto la spinta dei falchi, possa mettere in discussione l’ipotesi di inflazione temporanea, a causa del rischio della spirale salari/inflazione».

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A Milano sprint Leonardo, deboli i petroliferi

A Piazza Affari quasi tutto il Ftse Mib è in territorio positivo, in coda solo i petroliferi, a partire da Saipem e Tenaris, con il ribasso del greggio, che tira il freno a mano dopo i rialzi di venerdì. Andamento brillante per Leonardo – Finmeccanica, capofila a Milano: nel corso del fine settimana, durante il Forum Ambrosetti a Cernobbio, l’amministratore delegato Alessandro Profumo ha fatto sapere che il progetto di quotazione della controllata americana Drs non è archiviato, anzi si continua ad aggiornare la documentazione. Ancora positiva Diasorin, tra le migliori già la settimana scorsa sulle incertezze sui nuovi contagi che tengono alta la domanda di test diagnostici. Bene anche Moncler, Cnh Industrial ed Exor, alla vigilia della trimestrale.

Tra le «piccole» corrono Monnalisa e Kolinpharma

La decima apertura in Cina, mercato considerato strategico, mette le ali a Monnalisa su Aim. Il gruppo del childrenswear di alta gamma aprirà uno store nel polo del lusso di Deji Plaza, uno dei mall più esclusivi della Cina situato nella città di Nanjing, nella parte meridionale del Paese. A passo rapido anche Kolinpharma, la Pmi innovativa del settore nutraceutico che ha lanciato l’integratore alimentare Xinprox, allargando l’offerta commerciale nell’area uro-ginecologica

Euro/Dollaro piatto, petrolio in calo

Sul valutario, il cambio euro/dollaro, dopo avere superato venerdì quota 1,19 in scia alla pubblicazione del rapporto sull’occupazione americana, perde quota: la moneta unica passa di mano a 1,1864 dollari (1,1874 dollari in avvio e 1,1872 alla chiusura di venerdì). L’euro vale anche 130,368 yen (130,372 in avvio e 130,54 venerdì), mentre il rapporto dollaro/yen è a 109,883.
In calo il petrolio, dopo i rialzi di venerdì: i future del Wti ottobre scendono dello 0,71% a 68,8 dollari al barile e quelli del Brent novembre a -0,69% a 72,11 dollari

Fonte: Il Sole 24 Ore