Borse giù in Europa, Wall Street contrastata: preoccupa voto sul bilancio Usa

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – L’apprensione sul voto del Congresso per l’innalzamento del tetto del debito Usa, il tonfo del petrolio in vista del meeting Opec+ della prossima settimana e alcuni ko illustri nel settore alimentare come Nestlé e Unilever per cambi della guardia nel management hanno creato le condizioni per una nuova sessione negativa sulle Borse europee. Amsterdam e Parigi, appensantiti dalle performance dei titoli del food&beverage, hanno perso circa un punto percentuale e anche Londra e Zurigo, alla vigilia chiuse per festività, sono arretrate nella stessa misura. Piazza Affari ha limitato il passivo chiudendo con il Ftse Mib a -0,16% grazie all’ottima giornata delle utility con A2a, Erg, Terna, Italgas e Hera che hanno recuperato oltre l’1%. In rimonta Prysmian (+2,8%), nella seduta precedente penalizzata dal cambio della guardia in arrivo nel 2024 in cui lascerà lo storico ceo Battista. In coda al Ftse Mib i petroliferi (-2,7% Tenaris, -2,3% Eni e -1,9% Saipem) a causa del netto calo del prezzo del greggio. Fuori dal Ftse Mib da segnalare il +4,4% di Juventus che ha patteggiato una sanzione di 718mila euro per chiudere con chiudere con la Federazione Calcio la vicenda della “manovra stipendi”.

A Wall Street il Dj debole dopo accordo sul debito, ok Nasdaq

Contrastata la seduta a Wall Street, dando l’avvio ad una settimana di contrattazioni abbreviata dal lungo weekend di vacanza per le celebrazioni del Memorial Day. Gli investitori hanno accolto con favore la notizia del raggiunto accordo tra Casa e lo speaker della Camera dei rappresentanti, Kevin McCarthy per estendere il tetto del debito pubblico e l’ottimismo ha spinto lo S&P500 ai massimi degli ultimi 10 mesi. Tuttavia permane una certa cautela poichè l’accordo necessita ancora dell’approvazione del Congresso, che dovrebbe votarlo mercoledì.

A fine seduta il Dow Jones chiude in terreno negativo, in calo dello 0,15%, Lo S&P 500 guadagna lo 0,01% mentre il Nasdaq guadagna lo 0,32%.

L’ala repubblicana ha già esternato non pochi malumori a riguardo e i democratici parlano di un ricatto inevitabile a causa della minaccia di un possibile default. Intanto l’indice S&P Case-Shiller in marzo ha segnalato un +1,3%, registrando su base annuale un +0,7%, mostrando un secondo mese consecutivo di rialzi, mentre permane la scarsità di case sul mercato. L’euforia del Nasdaq permane anche grazie agli utili collegati all’Intelligenza Artificiale che stanno spingendo il produttore di chip Nvidia a raggiungere la capitalizzazione mille miliardi, proiettandola ad entrare in un club esclusivo di cui fanno parte solo Apple, Microsoft, Alphabet e Amazon.

A Piazza Affari torna a correre Prysmian, giù Tenaris ed Eni

Tra i principali titoli milanesi, nella seduta del 30 maggio Prysmian è ripartita di slancio dopo la momentanea debolezza della vigilia seguita all’annuncio dell’avvicendamento al vertice previsto per il 2024 e incassa anche il giudizio positivo di Goldman Sachs che scommette sulla revisione al rialzo degli obiettivi. La debolezza del greggio ha invece pesato su Tenaris ed Eni. Bene Stmicroelectronics visto che continua il buon momento del settore tech al traino di Nvidia Corp, sempre più vicina, come detto, a raggiungere la capitalizzazione di mille miliardi di dollari a Wall Street. In rialzo Banca Mps dopo che l’a.d. Luigi Lovaglio si è espresso in favore della partecipazione dell’istituto alla creazione di un terzo polo bancario, mentre hanno perso terreno Recordati e Interpump Group e Leonardo – Finmeccanica. Seduta in “rosso” per Telecom Italia mentre secondo le ultime indiscrezioni Kkr e Cdp-Macquarie sarebbero disposte ad alzare lievemente al rialzo le offerte sulla rete. Al di fuori del paniere principale, balzo per la Juventus Fc dopo la sentenza sulla vicenda stipendi che si chiude per il club con un patteggiamento e senza ulteriori penalizzazioni in classifica.

Fonte: Il Sole 24 Ore