Perché il BTp Valore 4 in questo momento offre un premio di mercato doppio (40 punti base) rispetto ai precedenti

Buona partenza per la nuova emissione del BTp Valore che il Tesoro offre da oggi ai piccoli risparmiatori. Nella prima ora di offerta il nuovo BTp scadenza 14/05/20303 ha collezionato richieste per 1 miliardo di euro a fronte degli oltre 33mila ordini sottoscritti. Nel primo giorno di collocamento della emissione dello scorso febbraio il BTp Valore aveva totalizzato richieste totali a fine giornata pari a 6,44 miliardi di euro. L’emissione del BTp Valore durera’ fino a venerdi’ 10 maggio, salvo chiusura anticipata. Il titolo ha una durata di sei anni, cedole pagate ogni tre mesi con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo sulla base di un meccanismo “step up” di 3+3 anni (3,35% i primi tre anni e 3,90% nei successivi tre) e garantisce un extra premio finale di fedelta’ pari allo 0,8% per chi lo acquista durante i giorni di collocamento e lo detiene fino alla scadenza.

Rispetto alle tre precedenti edizioni il premio del tasso minimo garantito rispetto a quanto offerto contemporaneamente da BTp di pari durata (6 anni) sul mercato secondario potrebbe essere più alto: da 15-20 punti dei tre casi precedenti ai 30-40 punti punti base. Come mai? Questo dipende dal movimento dei tassi di mercato nei giorni che vanno dall’annuncio del tasso minimo garantito (in questo caso si tratta di quanto annunciato dal Tesoro il 3 maggio) e la data effettiva di avvio delle contrattazioni (13 maggio).

Proviamo a fare due calcoli. Facendo la media del rendimento dei primi tre anni (3,35%) e dei successivi tre (3,9%) otteniamo un 3,65%. Se a questo ci aggiungiamo l0 0,133% (che altro non è che il rateo del premio fedeltà dello 0,8% che riceveranno solo coloro i quali acquisteranno il titolo in sede di collocamento e lo manterranno fino a scadenza) otteniamo un tasso annuo lordo finale di circa il 3,78%. Quando il Tesoro ha annunciato il tasso minimo garantito (3 maggio) il rendimento dei BTp a 6 anni era al 3,55%. Questa mattina invece è sceso al 3,4%. Questo perché su scala mondiale è partito un movimento di acquisto sulle obbligazioni dal pomeriggio di venerdì 3 maggio, dopo che sono stati pubblicati dati sul lavoro negli Usa peggiori delle attese (e di conseguenza migliori del previsto sul fronte della lotta all’inflazione). Dati che stanno portando i mercati a puntare su più di un taglio (probabilmente due) dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel 2024. Le azioni della banca statunitense impattano a cascata i movimenti sull’euro/dollaro che a sua volta impatta a cascata sulle potenziali decisioni della Banca centrale europea. Tutto è collegato. Questo spiega perché gli acquisti sui bond Usa (che hanno fatto scendere il rendimento del decennale americano dal 3,65% al 3,46%) si stanno riflettendo anche sui bond europei, con conseguente calo dei rendimenti.

Agli attuali livelli la differenza tra il rendimento potenziale a scadenza (per chi usufruirà quindi anche del premio fedeltà) che è pari al 3,78% e il BTp standard a 6 anni (3,4%) è di 38 punti base. Se questo trend dovesse confermarsi, a addirittura migliorare nelle prossime sedute, la quarta edizione del BTp Valore (che segue la prima dello scorso giugno, seguita dalla seconda ad ottobre e da una terza appena due mesi fa) potrebbe essere quella con il premio maggiore. Perché il Tesoro può al massimo aumentare il tasso minimo garantito al termine della settimana del collocamento (opzione che si riserva in caso di peggioramento imprevisto dei tassi) ma non diminuirlo.

Fonte: Il Sole 24 Ore