Borse ingessate in attesa dell’inflazione Usa

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – L’attesa per la pubblicazione del dato sull’inflazione americana di marzo e dei verbali dell’ultimo vertice della Fed tiene con il fiato sospeso le Borse europee. Gli investitori preferiscono non prendere posizione in attesa di avere indicazioni per prevedere le prossime mosse delle banche centrali: al momento negli Usa i future sui Fed Funds considerano probabile al 74,8% un rialzo dei tassi di 25 punti base al meeting di maggio, mentre al vertice successivo (14 giugno) è previsto il mantenimento dello status quo (66,9%), segno che i mercati considerano vicina la fine del ciclo restrittivo di politica monetaria.

Sono così poco mossi il FTSE MIB di Piazza Affari, il DAX 30 di Francoforte, ilCAC 40 di Parigi e l’AEX di Amsterdam.

Inflazione Usa sotto i riflettori: ecco le attese e gli scenari Fed

Il consenso degli economisti raccolto da Bloomberg si aspetta un marcato rallentamento della inflazione headline al 5,1% (dal 6% precedente) poco sotto la stima della Fed di Cleveland che si aspetta il 5,22%. Allo stesso tempo le attese sono per un’accelerazione dell‘inflazione core al 5,6% (dal precedente 5,5%. «Se così fosse – commentano gli analisti di Mps Capital Service – alla luce anche dei recenti dati sul mercato del lavoro un rialzo dei tassi da 25 punti base a maggio sarebbe ragionevole, come dichiarato dal vice presidente Fed, Williams». Gli hanno fatto eco i membri votanti Harker,(favorevole a un altro rialzo seguito da una pausa) e Kashkari il quale ha affermato che, sebbene l’inasprimento delle condizioni finanziarie potrebbe portare anche ad una recessione, l’elevata inflazione sarebbe uno scenario peggiore. Di diverso avviso, il membro votante Goolsbee, il quale ha evocato «prudenza e pazienza», ma per ora sembra espressione di una minoranza.

A Milano corre Iveco. Focus su partecipate in attesa nomine

Tra i principali titoli milanesi gli acquisti premiano Iveco Group. Sotto i riflettori le principali partecipate pubbliche in attesa di novità sulle nomine dei nuovi vertici: tra queste Enel, Eni, Terna e Leonardo – Finmeccanicao. In rosso Stmicroelectronics. Sul mercato valutario l’euro passa di mano a 1,0931 dollari da 1,0912 ieri in chiusura. La moneta unica vale anche 146,08 yen (da 145,75), mentre il rapporto dollaro/yen e’ a 133,63 (133,56). In lieve rialzo il prezzo del petrolio: il Wti consegna maggio sale dello 0,16% a 81,66 dollari al barile, mentre il Brent per giugno guadagna lo 0,21% a 85,79 dollari. In rialzo dello 0,9% a 44,1 euro per megawattora il gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam

Borsa Tokyo sale dello 0,6% in attesa inflazione Usa

Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo dove ha prevalso l’ottimismo in vista della pubblicazione, nel pomeriggio, del dato sull’inflazione Usa aggiornata al mese di marzo che potrebbe orientare le prossime mosse di politica monetaria della Fed. A fine seduta l’Indice Nikkei ha registrato un guadagno dello 0,6%, con un’ultima posizione a quota 28.082,70 punti. A trainare il listino è stata soprattutto la performance dei titoli del settore meccanico e dell’immobiliare. Bene anche il più ampio Indice Topix che ha archiviato gli scambi a 2.006,28 punti, in rialzo dello 0,73% sul riferimento precedente.

Fonte: Il Sole 24 Ore