Boston lungo il Freedom Trail per catturare un pezzo di storia d’America

Percorrere il Freedom Trail di Boston, la città più antica degli Stati Uniti d’America, significa ripercorrere le tappe principali della storia degli Stati Uniti d’America, spesso dando vita a quanto si è appreso sui banchi di scuola. E’ in questa città infatti che hanno avuto luogo alcuni degli eventi che hanno portato le tredici colonie inglesi a rivendicare la propria indipendenza e alla nascita della nazione. Il percorso turistico nella Capitale del Massachusetts tocca i maggiori siti di interesse storico: monumenti, edifici pubblici, musei, chiese e parchi esplorare. Ecco dunque come immergersi nelle atmosfere e nei luoghi della città più popolosa del New England, la regione nordorientale affacciata sull’Oceano Atlantico che comprende sei degli Stati che formano la bandiera a stelle e strisce.

L’arrivo dei primi coloni in New England

Per conoscere e comprendere il valore che ancora oggi Boston conserva a livello storico e culturale, è necessario tornare agli inizi del 1600 quando, anche sul territorio americano che venne definito ‘New England’, iniziò il processo di colonizzazione europea. Nel 1620 l’arrivo dall’Inghilterra di una comunità di Padri Pellegrini a bordo della nave Mayflower nella baia di Cape Cod portò alla fondazione della colonia di Plymouth, in Massachusetts, e alla creazione di una gestione politica e amministrativa sempre più svincolata dall’Inghilterra. Saranno queste basi a portare, in seguito alla Guerra di Indipendenza americana, alla nascita degli Stati Uniti d’America nel 1776.

Il Freedom Trail

Per respirare quell’aria di libertà voluta e combattuta dai coloni si consiglia l’esperienza del Freedom Trail. Si tratta di un itinerario turistico, istituito nel 1951, studiato appositamente per condurre ogni visitatore ai sedici principali siti della città, edifici, chiese e monumenti che portano la testimonianza della storia di tutto il paese. Il Freedom trail è un percorso a piedi segnalato da mattoncini rossi, lungo quattro chilometri all’interno di Downtown, il quartiere centrale di Boston, e che conduce dal Boston Common al Bunker Hill Monument. Andiamo alla scoperta dei luoghi in assoluto da non perdere.

Boston Common e Massachusetts State House

Convenzionalmente indicato come il punto di partenza del Freedom Trail, il Boston Common, fondato nel 1634, è stato il primo parco pubblico della città. Fino al 1830 parte del parco venne utilizzato anche come pascolo per il bestiame. Il valore storico del Boston Common si deve all’essere stato la base per l’accampamento delle truppe britanniche durante la Guerra d’Indipendenza, ma anche come luogo in cui avvenne la celebrazione dell’indipendenza americana. Ancora oggi i vasti prati del parco sono teatro di incontri pubblici, proteste, concerti ed eventi sportivi; la presenza di deliziosi scoiattoli rendono ancora più piacevole la sosta in questo spazio verde incastonato fra le case a schiera di Charles Street e le centralissime Beacon e Tremont Street nello storico quartiere di Beacon Hill. Ad impreziosire questa magnifica zona residenziale c’è il Massachusetts State House con la sua inconfondibile cupola dorata. Questo edificio governativo, progettato dall’architetto statunitense Charles Bulfinch, è, dal 1798, sede dell’assemblea legislativa e del governatore del Massachusetts.

Park Street Church e Granary Burying Ground

All’angolo tra Park e Tremont Street si trova invece Park Street Church, la chiesa evangelica fondata nel 1804. Il suo campanile alto sessantasei metri l’ha resa l’edificio più alto fino a metà del 1800, proprio per questo era il primo punto di riferimento per i viaggiatori che si avvicinavano a Boston. Le tappe del Freedom Trail proseguono su Tremont Street per incontrare Granary Burying Ground, il cimitero risalente al 1660 dove riposano alcuni degli eroi della Guerra d’Indipendenza. Il suo nome si deve all’edificio di stoccaggio del grano che un tempo gli sorgeva accanto.

Fonte: Il Sole 24 Ore