Ora è Miami la nuova meta dei «paperoni» internazionali

È Miami la regina del real estate statunitense, la città in cui si stanno spostando i “paperoni” d’America e del mondo intero. Il trend iniziato con la pandemia del Covid, che ha visto migrare verso la Florida centinaia di migliaia di americani, continua la propria dinamica e un tale afflusso di persone e capitali porta il mercato immobiliare a livelli altissimi. Nel solo 2022, secondo i dati Nar (National Association of Realtors) si sono trasferiti in Florida 320mila statunitensi provenienti principalmente dalla California (che ne ha persi 343mila) e da New York. Dati a cui vanno aggiunti gli stranieri.

Nella top ten degli aumenti

Secondo Douglas Elliman/Knight Frank, Miami è nella top ten delle località dove nel 2022 i prezzi delle abitazioni di lusso sono cresciuti di più, con un incremento medio annuo del 21,6%, in coda solamente a Dubai (+44,2%), Aspen (+27,6%), Riad e Tokio e decisamente davanti a New York, Londra e Parigi.

Secondo il Wealth Report di Knight Frank, Miami ha già sorpassato sia la Grande Mela sia Los Angeles in termini di appeal, per due ragioni principali: innanzitutto, nonostante gli aumenti post 2021, i prezzi delle case nella città della Florida restano comunque decisamente più abbordabili che in California e a New York e, in secondo luogo, i carichi fiscali sono più leggeri, per non parlare dei costi di riscaldamento o della qualità della vita. Il Wealth Report mostra infatti che, con un milione di dollari, a Miami si possono comprare 64 metri quadrati in media, contro i soli 33 di New York, 39 di Los Angeles o i 34 di Londra.

Previsioni di ulteriore crescita

E in prospettiva? Il dibattito ovviamente è intenso, ma secondo il Prime price forecast, elaborato da Douglas Elliman, Knight Frank e Ken Corporation – indicatore delle località in cui i prezzi delle case cresceranno nei prossimi 12 mesi – Miami è al primo posto negli Stati Uniti e al secondo nel mondo, dopo Dubai. L’incremento medio previsto è infatti del 5%, contro il 2% per esempio di New York.

Il Covid come acceleratore

«Se prima del Covid mi occupavo, con successo, di vendere singoli appartamenti negli edifici Art Decò di Miami Beach o nei grattacieli di lusso di South Beach e Downtown – spiega Federico Maria Ionta, chairman di Opera Real Estate, che a Miami opera da oltre 20 anni – ora la maggior parte del mio tempo è dedicata a deal di interi palazzi ed edifici. A comprare sono ancora i privati, in particolar modo provenienti dalla California o dall’America Latina, che cercano intere proprietà da ristrutturare, dividere in mini appartamenti e successivamente affittare, costruendo così la fonte di reddito per le spese familiari. In aggiunta, comprano poi la classica mega villa in cui vivere con la famiglia».

Fonte: Il Sole 24 Ore