Campi Flegrei, a Pozzuoli sgomberate 83 famiglie dopo i sopralluoghi tecnici

Sono in corso a Pozzuoli gli sgomberi dei fabbricati considerati non sicuri dopo i sopralluoghi effettuati a seguito delle scosse di terremoto che hanno colpito la zona dei Campi Flegrei. I fabbricati già sgomberati o da sgomberare, secondo quanto previsto dall’ordinanza emessa dal Comune di Pozzuoli, sono complessivamente 58, per un totale di 83 nuclei familiari. Per le famiglie sgomberate e per chi intende dormire fuori casa è stato attrezzato il Palatrincone di Monterusciello. Domani, sempre al Palatrincone, ai nuclei familiari le cui abitazioni sono oggetto di ordinanza di sgombero o di dichiarazione di inagibilità saranno fornite tutte le indicazioni utili per ottenere l’assegnazione delle sistemazioni alberghiere e provvedere al recupero degli oggetti personali presso le abitazioni. Il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, fa appello alla cittadinanza mentre sono ancora in corso le operazioni di sgombero. «Comprendo perfettamente le difficoltà e i disagi che questa situazione comporta – spiega – ma è essenziale agire con pazienza e responsabilità per il bene di tutti, anche perché questi edifici per sicurezza saranno oggetto di sospensione di tutte le utenze. Vi chiedo di rispettare l’ordinanza, liberare gli edifici e collaborare con le forze dell’ordine. Il vostro aiuto è fondamentale per garantire la sicurezza della vostra famiglia e l’ordine nella nostra città».

Da lunedì riaprono molte scuole ma non tutte

Primi passi verso la normalità dopo la ripresa del bradisismo nell’area dei Campi Flegrei che ha fatto registrare scosse di terremoto più importanti a partire dal 20 maggio intorno alle 20. Ieri, il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha anche emesso una ordinanza sulle scuole che precisa quali da lunedì saranno riaperte e quali invece rimarranno chiuse, poichè necessitano di ulteriori verifiche di staticità. Saranno riaperte le scuole di ogni ordine e grado mentre viene chiuso il Polo culturale Palazzo Toledo – Biblioteca Comunale. Resta lo stop all’utilizzo delle palestre scolastiche in via precauzionale. Confermato anche lo stop alle attività didattiche per le scuole G. Diano, Virgilio, Pareto, Tassinari, Ic 5 scuola secondaria di primo grado Artiaco, plesso Montenuovo perchè è stata riscontrata la necessità di eseguire ulteriori verifiche ed accertamenti tecnici, in alcuni casi lavori urgenti.

Geologi: Mancata la pianificazione in tutto il Paese

«Nei Campi Flegrei c’è stato un problema di pianificazione ma non solo lì. C’è stato un problema in tutto il nostro Paese. Quanti milioni di edifici sono stato costruiti in Italia in aree ad elevato rischio sismico e sono vulnerabili, non sono efficaci ed efficienti dal punto di vista antisismico? si domanda Arcangelo Francesco Violo, presidente del Consiglio nazionale dei Geologi, a margine della prima giornata del Congresso nazionale a Palazzo dei Normanni di Palermo.

Musumeci: contributi per chi vuole delocalizzare

«Per chi volesse andar via, delocalizzare, stiamo esaminando la possibilità di sostenere questa scelta sofferta, perché si rompe un vincolo identitario. Sono scelte che vanno rispettate. Ieri a Palazzo Chigi si è posto il tema e si pensa alle coperture economiche: mettere in condizione cittadini di comprare nuovo alloggio è opzione responsabile», ha detto il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci. Il ministro ha poi aggiunto: Lo Stato interverrà anche per chi vuole restare a vivere in area a rischio, ma non si chiamerà sisma bonus. E’ difficile che le strutture a rischio diventino antisismiche al 100%, ma si possono adeguare, si può mitigare il rischio. C’è stata condotta irresponsabile nel passato, gli alloggi popolari sono realizzati da ente pubblico, c’è scelta irresponsabile di costruire abitazioni accanto al cratere», ha infine polemizzato Musumeci. Il ministro ha parlato di 4000 immobili vulnerabili, di cui 1250 in zona a rischio elevato, gli altri in area a medio rischio. La zona rossa conta 35 mila abitanti per rischio bradisismico, è una zona densamente abitata, dove non si doveva costruire, si è costruito. In quest’area convivono il rischio sismico, bradisismico e vulcanico».

Si aprono fronti di polemica.

Il sindaco di Bacoli rivendica invece il diritto dei cittadini di vivere in sicurezza nella propria città. «Lo sappiamo bene che, qui da noi, la terra arde. Siamo consapevoli che dovremo imparare a convivere con il bradisismo. Lo stiamo facendo. Non senza paure, per carità. Ma siamo riusciti ad affrontarlo e superarlo, in passato. E ci riusciremo, anche adesso _ dice Josy Gerardo Della Ragione _ Ma, qui da noi, nei Campi Flegrei attendiamo che che il Governo italiano fornisca risposte concrete. E non li vogliamo i soldi per evacuare. Non accettiamo elemosine per scappare via. Ma vogliamo che si aiuti la gente a mettere in sicurezza, ove necessario, le proprie case».

Fonte: Il Sole 24 Ore