Caro affitti, mercato ancora sotto pressione nelle 14 città maggiori

Tornando al capoluogo lombardo, Scenari Immobiliari ha messo in evidenza come a Milano l’aumento dei prezzi delle abitazioni unito al pesante rincaro degli interessi sui mutui abbia precluso a una fascia di residenti l’acquisto della casa e spinto gli stessi a rivolgersi al mondo della locazione. La forte domanda di abitazioni in affitto da un lato e la scelta di molti proprietari di immettere i propri appartamenti nel circuito delle locazioni brevi – togliendo quindi offerta disponibile – ha fatto lievitare i canoni.

«A Milano la superficie media delle unità abitative locate è pari a poco più di 67 mq con un canone medio mensile di circa mille euro, che per un monolocale e un trilocale di qualità può arrivare a superare rispettivamente le 1.300 e le 1.800 euro al mese» dicono da Scenari Immobiliari.

Tornando al rincaro dei canoni la classifica vede dietro alle tre capofila cinque città con incrementi sostenuti: Bologna (+9,1% nel biennio e +6,4% tendenziale nell’ultimo semestre), Torino (+9,1% nel biennio e +6,4% tendenziale nell’ultimo semestre), Roma (+7,9% nel biennio e +3,6% tendenziale nell’ultimo semestre), Palermo (+6,8% nel biennio e +4,0% tendenziale nell’ultimo semestre) e Bari (+6,7% nel biennio e +1,0% tendenziale nell’ultimo semestre).

Sempre secondo Scenari Immobiliari sono circa 6,8 milioni le case affittate in Italia da residenti e utilizzatori continuativi, a cui si aggiungono circa 7mila unità residenziali a servizio della locazione breve, il 21% dello stock complessivo di abitazioni (19% se si considera esclusivamente la locazione ordinaria).

In Italia nel quarto trimestre 2023 sono state locate 241.784 abitazioni, si legge nell’ultima nota trimestrale dell’agenzia delle Entrate, in aumento dai tre mesi precedenti. Le previsioni per l’anno in corso indicano il consolidamento del livello raggiunto. Alla crescita dei volumi si affiancherà un leggero incremento dei canoni di locazione che, a livello medio nazionale, comporterà un incremento di circa l’1,5 per cento. Questa è la speranza.

Fonte: Il Sole 24 Ore