Titolo di Tesla in rialzo del 3% ieri a Wall Street (ma con punte superiori al 7%), dopo che il ceo, Elon Musk, ha annunciato il suo primo acquisto di azioni sul mercato aperto dal febbraio 2020. Musk ha acquistato 2,57 milioni di azioni a vari prezzi, venerdì, per un totale di circa 1 miliardo di dollari, un’importante acquisizione che gli operatori hanno interpretato come un voto di fiducia da parte del ceo.
Venerdì le azioni risultavano in leggero ribasso rispetto all’inizio dell’anno, nonostante un recente rally, con il titolo in rialzo di oltre il 25% negli ultimi 3 mesi.
Maxi operazione
Questo tipo di operazioni è raro per Musk: l’ultimo acquisto, circa 200.000 azioni per un valore di circa 10 milioni di dollari, risale al 14 febbraio 2020, secondo i dati di Verity, riportati dalla Cnbc. Si tratta del suo più grande acquisto di sempre in termini di valore. All’inizio di questo mese, l’azienda ha dichiarato che avrebbe chiesto agli azionisti di approvare un nuovo pacchetto retributivo per Musk che potrebbe arrivare fino a 975 miliardi di dollari, in base a diversi traguardi ambiziosi. Prima degli acquisti di venerdì, Musk possedeva circa il 13% di Tesla.
Le prospettive del gruppo
L’imprenditore aveva venduto oltre 20 miliardi di dollari di azioni della società nel 2022, l’anno in cui ha acquisito Twitter. L’operazione di questi ultimo giorni costituisce invece una dimostrazione di fiducia nelle prospettive di Tesla, dopo una prima metà dell’anno difficile in cui le vendite di veicoli sono diminuite del 13% a livello mondiale. Anche se Musk si è soffermato sulle prospettive che riguardano robotaxi e robot umanoidi, ha avvertito che l’azienda potrebbe attraversare «alcuni trimestri difficili» dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di eliminare gli incentivi all’acquisto di veicoli elettrici entro la fine di questo mese.
Il business automobilistico di Tesla ha continuato a mostrare segnali di tensione: Cox Automotive stima infatti che la quota del mercato statunitense dei veicoli elettrici è scesa sotto il 40% ad agosto. Le immatricolazioni hanno continuato a diminuire lo scorso mese nei principali mercati europei, e le spedizioni di veicoli dalla fabbrica di Shanghai della società sono diminuite sia a luglio sia ad agosto.
Fonte: Il Sole 24 Ore