ChatGPT, indagine Sec su OpenAI: al vaglio il caso Altman

Dopo il successo planetario del 2023 e il caos nella governance di fine anno, comincia un nuovo capitolo travagliato per OpenAi. La Securities and Exchange Commission sta esaminando le comunicazioni interne dell’amministratore delegato di OpenAI Sam Altman come parte di un’indagine per verificare se gli investitori della società siano stati indotti in errore.

L’inchiesta

L’autorità di regolamentazione, secondo quanto anticipato dal Wall Street Journal, ha cercato documenti interni da attuali ed ex funzionari e direttori di OpenAI e ha inviato un mandato di comparizione a OpenAI. Un intervento dell’Autorità di vigilanza che segue la decisione del consiglio di OpenAI di novembre di licenziare Altman dalla carica di CEO e di estrometterlo dal consiglio. All’epoca, i direttori dissero che Altman non era stato “coerentemente sincero nelle sue comunicazioni” senza indicare quali sarebbero stati i problemi di governance interni talmente rilevanti da spingere il consiglio a licenziare il capo di OpenAi.

Poi Altman spalleggiato da Microsoft è tornato come amministratore delegato meno di due settimane dopo, come parte di un accordo che prevedeva anche la ricostituzione del consiglio di amministrazione, al quale non ha aderito.

La Sec indaga anche su non quotate

La SEC applica leggi che vietano alle persone di ingannare gli investitori, indipendentemente dal fatto che i raccoglitori di fondi cerchino capitali nei mercati pubblici o privati. La SEC spesso chiude le indagini senza formulare accuse formali di illeciti. OpenAI, valutata di recente più di 80 miliardi di dollari, è governata da un’organizzazione no-profit. Gli investitori nel suo braccio a scopo di lucro includono dipendenti, venture capitalist e Microsoft che ha impegnato 13 miliardi di dollari nella società in cambio di quella che è essenzialmente una partecipazione del 49% negli utili della sua divisione for-profit.

Fonte: Il Sole 24 Ore