Concessionarie auto, i piccoli dealer stanno lentamente sparendo

Addio concessionarie auto. Si venderà solo online. Gli autosaloni spariranno dall’Italia. Molte volte è capitato di ascoltare frasi di questo tipo, pronte a recitare il de profundis delle tradizionali concessionarie. Nella vita reale tutto questo non è naturalmente successo, con le persone che vogliono ancora toccare con mano e vedere dal vivo la propria futura vettura. Quello che sta succedendo è invece un cambiamento delle realtà imprenditoriali, con i maxi gruppi che stanno prendendo il sopravvento. Lo raccontano i risultati del Dealer Network Study, la ricerca elaborata annualmente da Quintegia che ha preso in esame 19 brand generalisti (Fiat, Volkswagen, Toyota, Dacia, Ford, Renault, Peugeot, Citroën, Hyundai, Kia, Lancia, Opel, Nissan, Suzuki, Skoda, Mg, Dr, Seat, Honda) e 12 premium (Jeep, Audi, Bmw, Mercedes, Alfa Romeo, Mini, Cupra, Volvo, Mazda, Land Rover, Porsche, Ds). Si tratta dei principali marchi per quota di mercato nel 2023, con una market share di almeno 0,40%. 

Addio piccole concessionarie auto

 Questo trend, ormai in atto da diversi anni, si è amplificato – come mostrano i dati aggiornati a gennaio 2024 – in quanto il numero di imprenditori si assesta a 776, mostrando un calo del 14% rispetto al 2023. La situazione è simile anche per quel che riguarda le ragioni sociali, scese sotto le 1.000 unità con una flessione del 15%. Questa situazione è dovuta alla riorganizzazione delle reti, che sta portando ad una maggiore concentrazione imprenditoriale a discapito delle realtà di piccole dimensioni e di quelle non multi-brand intra-gruppo. A testimonianza concorrono anche i dati relativi ai mandati e ai punti di vendita franchise: in questo caso si osserva un calo più contenuto. Si tratta del sintomo di una tendenza delle case automobilistiche a concentrare l’attività di vendita nelle mani di meno attori del settore preservando per quanto possibile la copertura nel territorio. Questo scenario che riguarda l’attività di vendita si riflette, più o meno in egual misura, sulle reti autorizzate di assistenza: la tendenza per i principali dati analizzati è simile, con i costruttori orientati a concentrare sempre di più le attività nella rete primaria. 

Più concessionarie al nord e cresce il multibrand

Sul fronte della distribuzione territoriale dei punti vendita si notano situazioni differenti all’interno dei confini nazionali, con oltre la metà dei punti vendita posizionati al Nord e con la Lombardia che si distinguersi rispetto alle altre regioni.  Per quanto riguarda la distribuzione del portafoglio dei brand rappresentati dagli imprenditori i risultati illustrano come all’inizio di quest’anno circa 4 imprenditori su 10 rappresentano esclusivamente un marchio, contro i 5,4 del 2015. Ad aumentare, di contro, è il numero di imprenditori multi-brand multi-costruttore, cioè quegli imprenditori che rappresentano marchi di costruttori differenti. Attualmente, il numero medio di marchi rappresentati per imprenditore è di 2,83 contro i 2,00 del 2015, mostrando una crescita costante negli anni e grazie anche all’arrivo negli ultimi anni di nuovi marchi.

Fonte: Il Sole 24 Ore