Crisi afghana e questione turca, Draghi-Macron ad Atene per dare una linea ai Paesi del Mediterraneo

Saranno proprio loro due, Mario Draghi ed Emmanuel Macron (il cui sodalizio si è ulteriormente rafforzato dopo l’incontro del 9 settembre a Marsiglia) le indiscusse star del vertice dei sette mediterranei europei che da quest’anno includerà anche due Paesi che si affacciano sull’Adriatico come Croazia e Slovenia.
Con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il premier greco Kyriakos Mitsotakis accoglierà nella sede della fondazione Stavros Niarcjos il premier italiano Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, il ministro degli Esteri portoghese Augusto Santos Silva in sostituzione del premier Antonio Costa, il premier cipriota Nikos Anastasiades e quello di Malta, Robert Abela. Presenti anche il premier croato Andrej Plenkovic e quello sloveno Janez Jansa.

Al centro profughi afghani e migranti

Temi preponderanti la situazione del profughi afghani e i seguiti del piano d’azione europeo sui migranti. Ma il premier greco Mitsotakis intende dare particolare enfasi ai temi dell’ambiente e del cambiamento climatico per gli impatti sul Mediterraneo. La Grecia, nell’estate appena trascorsa, ha sofferto numerosi gravi incendi tanto che si discuterà anche di cooperazione tra le Protezioni civili dei Paesi mediterranei.

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Il caso Turchia

Ma la presidenza greca tenterà in qualche modo di sollevare anche il caso Turchia con riferimento alle sue ambizioni egemoniche nel Mediterraneo orientale, agli accordi sulle zone economiche speciali e alle ricerche petrolifere anche a largo della Grecia. Temi questi che sono stati affrontati ieri a Roma dal Presidente maltese, George Vella nell’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dalla presidente della Repubblica greca Katerina Sakellaropoulou in visita alla Comunità di S.Egidio. Tra Mattarella e Vella è stata registrata ampia convergenza sui temi del Mediterraneo ed in particolare la situazione in Libia.

Tra Roma e Atene asse sui migranti

La presidente della Repubblica greca Sakellaropoulou dopo una visita alla basilica di Santa Maria in Trastevere si è recata alla scuola di lingua e cultura italiana della Comunità di Sant’Egidio, frequentata nel corso degli anni da migliaia di immigrati all’insegna dell’accoglienza e dell’integrazione. In questo luogo ha anche incontrato alcune famiglie giunte a Roma dalla Grecia, in particolare dall’isola di Lesbo, con i corridoi umanitari – grazie ad un patto firmato dalla Comunità con lo stato italiano in collaborazione con le autorità di Atene – per 300 profughi in condizioni di particolare fragilità. Presenti anche alcuni afghani giunti a Roma negli ultimi giorni e accolti dalla Comunità.

Fonte: Il Sole 24 Ore