Dai documenti digitali al gaming Western Digital raddoppia e lancia SanDisk Professional

I dati generati dall’attività professionale? Sono in costante crescita, ma sono anche in costante trasformazione, dal momento della loro acquisizione o creazione alla fase più delicata e (potenzialmente) a rischio, quella dell’archiviazione. Ed è proprio alle esigenze di una tipologia di utenza che abbraccia creativi e professionisti che si rivolge il neonato marchio SanDisk Professional di Western Digital, lanciato ufficialmente in occasione dell’evento mondiale Flash Perspective organizzato dalla società americana.

Videografia e fotografia professionale

Nel suo catalogo, come confermano i diretti interessati, troveranno posto 16 soluzioni di storage di classe premium per memorizzare film, video, fotografie ma anche documenti e contenuti business-critical. Pro-Cinema CFexpress VPG400, per esempio, è una scheda di memoria (in arrivo questa estate) pensata per chi necessita di prestazioni al top nel campo della videografia. La famiglia Pro-Reader comprende invece quattro dispositivi con interfaccia Usb Type C compatibili con lo standard di trasmissione dati SuperSpeed a 10Gbs e progettati per funzionare con i supporti per fotocamere più diffusi e recenti, tra cui CFast, CFexpress, Red Mini-Mag Edition, Comapct Flash e le comuni microSd e Sd card. La disponibilità della linea di prodotti PRO-READER è prevista quest’estate. Per descrivere la docking station Pro-Dock 4, Western Digital ha utilizzato l’aggettivo “rivoluzionario”: si tratta in effetti di una periferica “offload” che fa da ponte tra l’acquisizione dei contenuti digitali e la loro elaborazione, offrendo la possibilità di scaricare fino a quattro schede simultaneamente. La nuova unità Ssd G-Drive ArmorLock Encrypted NVMe con capacità di archiviazione di 4 terabyte, infine, andrà ad aggiungersi (a partire da giugno) alle altre soluzioni di storage portatili di classe enterprise di Western Digital per gestire tutte le attività inerenti i dati mission-critical, dal trasferimento al backup fino alla loro archiviazione.

Loading…

Tre nuove soluzioni Ssd per il gaming

Dalla console al personal computer, se l’esigenza è quella di memorizzare grandi quantità di dati (e nella fattispecie giochi) Western Digital può ora mettere in campo una nuova batteria di unità di archiviazione allo stato solido che promettono prestazione in linea con il livello di ambientazione e grafica della nuova generazione di videogame immersivi, e quindi maggiore spazio di memoria e maggiore velocità di caricamento dei contenuti. Il modello Wd Black D30 Game Drive Ssd, per esempio, è indicato come la scelta ideale per chi si diletta con le console di nuova generazione come la Playstation 5 o l’Xbox, cui è destianto un modello ad hoc: raggiunge velocità di lettura fino a 900 megabyte al secondo e permette di archiviare fino a una cinquantina di titoli nella configurazione top da 2 Terabyte (le altre versioni si fermano a 500 Gb e 1 Terabyte). Wd Black Sn750 Se Nvme è invece un’unità Ssd di tipo Dram-less (disponibile in tre tagli di memoria, da 250 Gb, 500 Gb e 1 Tb) indirizzata a chi gioca su pc e notebook e sfrutta la tecnologia PCIe Gen4 per offrire velocità di lettura fino a 3.600 Megabyte al secondo, vantando un consumo energetico inferiore del 30% rispetto alla soluzione precedente.

Una piattaforma embedded per l’IoT e la realtà aumentata

Nel corso dell’evento non è quindi mancato un annuncio che guarda al futuro e all’utilizzo in settori verticali della tecnologia Universal Flash Storage. La piattaforma Flash Embedded basata sulla specifica Ufs 3.1 di Jedec (Joint Electron Device Engineering Council, l’organismo di standardizzazione dei semiconduttori della Electronic Industries Alliance) nasce per l’appunto per abilitare nuove applicazioni per dispositivi mobili e in ambito automotive, nell’ambito dei servizi dell’Internet of Things e delle soluzioni di realtà aumentata e virtuale. Fra i suoi tanti pregi, come osservano da Western Digital, c’è sicuramente quello di garantire un miglioramento fino al 90% nelle prestazioni di scrittura sequenziale dei dati rispetto alla generazione precedente, un salto in avanti che dovrebbe concorrere a poter sfruttare l’intero potenziale di velocità in download delle reti 5G e Wi-Fi 6.

Fonte: Il Sole 24 Ore