Dal taglio del cuneo al welfare: ecco le misure 2024 per aumentare gli stipendi

In attesa di una ripresa più decisa dell’economia, è in vigore il piano 2024 di sostegno ai salari previsto dalla legge di Bilancio. Lo ha ricordato nei giorni scorsi l’Inps che, in un focus ad hoc, ha sintetizzato i principali interventi, dal taglio al cuneo, confermato nella versione rafforzata dai precedenti governo e dall’esecutivo Meloni, al pacchetto welfare, che sta crescendo, come dimostrano i dati mensili del ministero del Lavoro. Al 15 marzo infatti sono 10.637 i contratti depositati e attivi: 734 in più nell’arco di un solo mese. Ne beneficiano 3.445.579 lavoratori (+400.885 in un solo mese), a cui è corrisposto un premio annuo medio pari a 1.490,46 euro. Ma vediamo le misure nel dettaglio.

Riduzione del cuneo contributivo

Anche quest’anno, quindi, è in vigore l’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti. La misura, introdotta dalla legge di bilancio 2022 e modificata nel 2023 dal decreto Lavoro, è stata riconosciuta in via eccezionale per i periodi di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, per i rapporti di lavoro dipendente pubblico e privato (esclusi i rapporti di lavoro domestico). L’esonero contributivo, del 7% per i redditi fino a 25mila euro e del 6% per quelli fino a 35mila, euro si applica ai lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico, ad esclusione dei lavoratori domestici. Il taglio ai contributi interessa una platea di circa 14 milioni di lavoratori.

Decontribuzione per le lavoratrici madri

Sostenere l’occupazione femminile attraverso un incentivo per le aziende: è l’obiettivo della “Decontribuzione per le lavoratrici madri di tre o più figli”. La misura ha una durata triennale, nel periodo compreso tra 1° gennaio 2024 e 31 dicembre 2026. L’esonero riconosce una contribuzione totale, entro il limite di 3mila euro annui e spetta fino al mese di compimento del 18° anno del figlio più piccolo. È stata introdotta poi una misura sperimentale, solo per il 2024, dedicata alle madri con due figli; spetta fino al mese di compimento del decimo anno del figlio più piccolo e nel 2024 riguarda circa 570 mila donne nel 2024, per un importo pari a 500 milioni di euro.

Al fine di agevolare l’applicazione di questa importante novità nel mondo della scuola il ministero dell’Istruzione e del Merito, su impulso di Giuseppe Valditara, ha messo a disposizione del personale una funzione digitale dedicata mediante la quale le lavoratrici madri potranno presentare le istanze in maniera semplificata dal 27 marzo sino all’8 aprile 2024. Ma non tutti i ministeri sono stati così solerti, alcuni ancora oggi non hanno fornito indicazioni alle lavoratrici beneficiarie del bonus mamme (che restano in attesa).

Il pacchetto welfare

Sempre in tema di lavoro e di supporto alle retribuzioni, la legge di Bilancio, ha ricordato ancora la nota Inps, ha introdotto anche due nuove misure fiscali per il welfare aziendale. Solo per il 2024 sono infatti previsti l’innalzamento della soglia dell’esenzione dei Fringe Benefits e la riduzione dell’aliquota generata dai premi di produttività. La soglia di esenzione fiscale dei Fringe Benefits, beni ceduti e servizi prestati al lavoratore dal datore di lavoro, viene alzata per tutti i lavoratori dipendenti a mille euro, anziché 258,23. Il tetto massimo è fissato a 2mila euro per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico.

Fonte: Il Sole 24 Ore