DedaGroup punta sull’M&A: acquisizioni mirate in vista

L’addio a Piteco (ceduta a inizio anno a Zucchetti) non interrompe il percorso di crescita organica e per linee esterne di DedaGroup. Nell’anno che sta per andare in archivio è proseguita la focalizzazione sulle opportunità offerte da un m&a selezionato, con target dalle dimensioni contenute, come nel caso delle operazioni legate a Opentech, Laser e Datapiano; proprio in questi giorni il Gruppo ha inoltre rilevato il 70% di Microdata, realtà di dimensioni maggiori rispetto alle ultime acquisizioni, che rafforza l’offerta nel canale banking e finance, in particolare nel segmento dell’Idp (Intelligence document processing) e nel business process outsourcing. Ma nuovi target, anche a livello internazionale, sono già allineati per il 2024: l’obiettivo è diventare un player globale e accelerare ulteriormente la velocità di crescita double digit che, quest’anno, dovrebbe portare il gruppo a raggiungere la soglia dei 340 milioni di ricavi.

Oltre le attese

«Il mercato in generale – spiega il presidente esecutivo Marco Podini – è andato quest’anno oltre le aspettative di tutti: nonostante i timori di recessione e una fase iniziale di rallentamento, abbiamo assistito a un’accelerazione nella seconda metà e a una generale ripresa». DedaGroup resta legata ancora per il 90% al mercato italiano, nonostante un principio di diversificazione in Usa. «Siamo ben posizionati: da un lato, sul mercato del finance, le banche stanno ottenendo ottimi risultati e sono in grado di finanziare i progetti su cui lavoriamo con Dedagroup Business Solutions e l’intero Hub Finance & Data. Ma anche nella parte Pa comincia a sentirsi la spinta del Pnrr, e sul segmento specifico che copriamo con Deda Next abbiamo registrato un +20% di ricavi. La parte corporate è a macchia di leopardo: alcuni settori hanno rallentato, per contro Derga Consulting che si occupa di progetti Sap lavora con tante large corporate e i volumi stanno di nuovo salendo. Complessivamente posso confermare che c’è stata un’importante crescita».

I numeri

Il 2023 si chiuderà con una crescita dei ricavi di almeno il 10%, mentre l’incremento dell’Ebitda dovrebbe essere del 20%, con un’incidenza di circa l’11% sui ricavi. Nel 2024 si punta a confermare e accelerare, con una crescita dei ricavi al 20%, di cui un 10% legato alla messa a terra di altre tre-quattro acquisizioni, coronando un percorso di crescita per linee esterne che, dal 2020 a oggi, ha portato DedaGroup a integrare tredici nuove realtà. «Per l’anno prossimo – spiega Podini – abbiamo già nel mirino alcune operazioni interessanti, per una dimensione di fatturato compresa tra i 10 e i 20 milioni di euro. Da sempre puntiamo a realizzare operazioni crossborder e a crescere oltreconfine, auspico che il 2024 possa essere l’anno buono e lavoreremo per questo. Vorremmo crescere negli Stati Uniti, dove siamo già presenti, ma anche nel continente asiatico. La sfida è diventare veramente un’azienda globale – prosegue – e anche per questa ragione stiamo facendo un grande sforzo organizzativo sui temi Esg e l’anno prossimo pubblicheremo per la prima volta il bilancio di sostenibilità. Sul piano delle competenze, infine, l’obiettivo è rafforzarsi ulteriormente nel finance, con particolare attenzione all’Intelligenza artificiale e alla gestione dei dati, senza tralasciare le opportunità legate a nuovi mercati oggi ancora inesplorati, come per esempio il Pharma».

La strategia

Strategia in linea con il razionale dell’ultima operazione, quella legata a Microdata, con cui Dedagroup ha reso più integrata l’offerta di un hub oggi in grado di combinare competenze e soluzioni per accompagnare banche, assicurazioni e imprese large corporate nel percorso di ridefinizione dei processi e dei modelli di business, accelerato dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione. Un ambito in cui l’approccio integrato tra know how di settore e specializzazione nel campo dell’Ai e del governo e utilizzo dei dati è sempre più strategico: oggi l’Hub Finance & Data rappresenta il 27% dei 317 milioni di euro fatturati da Dedagroup l’anno scorso.

Fonte: Il Sole 24 Ore