Discariche abusive, ecco le app che vi consentono di segnalarle

La direzione generale Ambiente della Commissione europea, lo scorso giugno, ha revocato la procedura di infrazione all’Italia per sei discariche abusive, in seguito all’intervento del commissario unico per le bonifiche. Nel 2014, Bruxelles ha condannato Roma per la presenza di circa 200 siti di sversamento illegali distribuiti in 18 regioni, di cui 14 contenenti rifiuti pericolosi. Un censimento purtroppo parziale. La presenza di discariche illecite, soprattutto in aree non urbane, è una piaga che non risparmia nessuna area della Penisola e la mappatura richiede un aggiornamento costante.

Molte associazioni, da Legambiente all’estone Let’s Do It!, e molte amministrazioni locali si sono dotate di app per avvicinare e sensibilizzare i cittadini, incentivandoli a segnalare la presenza di discariche illegali e richiedere l’intervento rapido degli enti preposti.

L’app Gaia Observer, dalle discariche alle specie a rischio

Legambiente, da qualche anno, ha promosso Gaia Observer, app e relativa piattaforma che consentono di collezionare informazioni georeferenziate sull’ambiente per segnalare, con foto, testo e posizione, discariche abusive, incendi, attività di bracconagg io. Inoltre, grazie all’Ecosportello Animali è possibile accedere alle informazioni relative alla fauna del luogo e avere contatti utili per soccorrere animali domestici o selvatici feriti o in difficoltà.

«Abbiamo pensato di realizzare una app multiutente e multiservizi – spiega Antonino Morabito, responsabile nazionale fauna e benessere animale di Legambiente – proprio per migliorare i risultati ottenuti e consentire a istituzioni e altre associazioni di beneficiare di funzionalità diverse, raccolte in un unico strumento. Ispra e Federparchi, ad esempio, la utilizzano per il monitoraggio nazionale sul lupo, alcune Regioni per la segnalazione di specie animali minacciate. La denuncia delle discariche abusive è stata la prima funzionalità implementata e, oggi, resta la più utilizzata in Campania, Sicilia e Calabria».

Altre app

La app funziona anche dove non c’è campo, registra le informazioni e le condivide successivamente con gli enti preposti. Inoltre, permette di segnalare e memorizzare piante e animali incontrati durante le escursioni, come un vero e proprio Diario della Natura, indicando la posizione, le coordinate Gps e l’eventuale presenza in una area protetta.

Fonte: Il Sole 24 Ore