Dl Pnrr, ok definitivo del Senato. Dai consultori agli alloggi universitari: cosa c’è nel nuovo decreto

Ok del Senato con 95 sì, 68 no e 1 astenuto alla fiducia posta dal governo sul decreto che contiene disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il provvedimento, arrivato blindato a palazzo Madama dalla Camera, incassa perciò il via libera definitivo. E diventa legge.

Nella sanità assunzioni più facili con contratti flessibili

Per la sanità gli emendamenti approvati alla Camera garantiscono assunzioni più facili con contratti flessibili, da quelli a tempo determinato ai co.co.co., con una corsia più semplice per assumere gli specializzandi dal secondo anno in poi senza i paletti del passato. Una novità salutata dagli ospedalieri dell’Anaao come un primo passo per affrontare il problema della carenza di personale negli ospedali e contrastare il fenomeno dei gettonisti.

Associzioni a sostegno della maternità nei consultori

Le Regioni, nell’organizzare i servizi dei consultori, possono «avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità». E’ quanto prevede un emendamento al dl Pnrr su cui il governo ha messo la fiducia alla Camera. Il testo, a prima firma di Lorenzo Malagola di FdI, è stato stigmatizzato dalle opposizioni come un attacco «ai diritti della donna e alla sua autodeterminazione»

A Cdp controllo e gestione fondi alloggi università

La verifica e il controllo sull’attuazione e rendicontazione degli interventi finanziati col Pnrr per gli alloggi universitari saranno svolti «con il supporto» di Cdp e di società controllate direttamente o indirettamente da Cassa. E’ affidata alla Cassa anche «la gestione dei fondi statali oggetto delle procedure amministrative», ferma restando l’applicazione delle regole e procedure del Pnrr agli immobili eventualmente ritenuti ammissibili al conseguimento del target M4c1-30.

Dl Pnrr cambia su PagoPa, stop a patti dominanti Poste

In base a un emendamento approvato in commissione bilancio alla Camera, Poste, nel caso di ingresso in PagoPa, non potrà stipulare patti di sindacato con il Poligrafico dello Stato che abbiano per effetto l’esercizio di un’influenza dominante sul governo della società. Resta fermo inoltre quanto previsto dalla legge sulla tutela della concorrenza, si chiarisce, in base a cui le operazioni di modifica della concentrazione soggiaciono alla disciplina in materia di concentrazioni e devono essere sottoposte al controllo preventivo dell’Antitrust. Nella versione iniziale della norma era previsto che il controllo potesse essere ceduto al Poligrafico dello Stato e per il resto, per una quota non superiore al 49 per cento, a Poste Italiane. La previsione aveva destato preoccupazione nel mondo bancario e tra i circuiti internazionali di pagamenti e carte

Fonte: Il Sole 24 Ore