Ecco il contratto che lega Maradona, l’avvocato Morla e l’imprenditore Ceci

Un ampio spettro commerciale

A leggere il contratto in lingua spagnola, con a fronte la traduzione in inglese – di cui il Sole 24 Ore è entrato in possesso – si legge che Morla e la sua società Sattvica Sa e Ceci, in proprio o attraverso le società da lui possedute o partecipate, possono ricorrere a persone, caricature, foto, video, audio, autografi, oltre al nome e al cognome di Diego Armando Maradona per una serie molto ampia di categorie commerciali. Nell’elenco troviamo vestiti, scarpe, giochi anche d’azzardo, lotterie, gratta-e-vinci e perfino giochi che prevedano il ricorso a criptomonete.

Ciascuno dei soggetti autorizzati opera per proprio conto in modo distinto e separato anche se è logico, come conferma lo stesso Ceci al Sole-24 Ore, che «non è interesse di nessuno sovrapporsi nelle iniziative». Ceci, raggiunto telefonicamente nel suo ufficio di Dubai, chiarisce anche di non essere socio dell’avvocato Morla come pure qualcuno, soprattutto in Argentina, tende a far credere: «Non abbiamo alcun rapporto. Ho cominciato a lavorare con Maradona nel 2012 quando Morla neppure esisteva». 

Nessun limite è previsto per lo sfruttamento commerciale nelle categorie indicate dal contratto, visto che il documento siglato prevede anche il ricorso a sublicenze o a soci e terzi, senza l’autorizzazione del fuoriclasse e dopo la sua morte – di conseguenza – senza quella degli eredi.

Un solo obbligo è previsto: quello di versare il 50% dei diritti a Maradona e, visto che questo non è più possibile, per il momento vanno versati nel conto corrente indicato dal Tribunale di Buenos Aires e gestito dall’avvocato argentino Baglietto, nominato amministratore giudiziale dell’eredità.

L’avvocato Sandro Censi di Bologna – che ha assistito Ceci per la stipula del contratto – ne spiega il valore: «Il contratto firmato da Diego contiene sia l’autentica notarile che l’apostilla, che mette fine alle chiacchiere sulla presunta incapacità di intendere e di volere, all’epoca, di Diego». Al momento, Ceci non solo ha effettuato la rendicontazione trimestrale prevista ma ha anche versato sul conto corrente argentino gestito da Baglietto 123.600 dollari, che rappresentano il 50% di un contratto – il primo – chiuso da Ceci successivamente al 17 agosto 2020.

Fonte: Il Sole 24 Ore