Elezioni nel mondo: Panama alle urne con il Canale in siccità

In quel magnifico Paese bioceanico, conosciuto per il birdwatching, per il Canale e per la lussureggiante foresta pluviale entro i confini della capitale, si sta consumando una crisi inattesa e seria.

Quello di Panama pareva un «dolor de cabeza pasajero, es una migraña crónica». Così ne racconta Luis, spagnolo, avvocato spagnolo residente nell’istmo da 16 anni. Sembrava un mal di testa passeggero invece è un’emicrania cronica. Una crisi interna e internazionale.

Dopo settimane di gestazione e 3 giorni di esame, la Corte suprema ha approvato “a maggioranza” l’autorizzazione per la partecipazione di José Raúl Mulino come candidato nelle elezioni presidenziali di domani a nome dei partiti Realizando Metas e Alianza, in sostituzione di Ricardo Martinelli, condannato per riciclaggio di denaro nel caso New Business e rifugiato in Nicaragua. I numeri: Mulino guida i sondaggi con il 25-30% delle intenzioni di voto, il doppio di quello dei suoi immediati rivali, l’ex presidente socialdemocratico Martín Torrijos (al governo dal 2004 al 2009) e i candidati di centrodestra Ricardo Lombana e Rómulo Roux.

Una impasse che ha logorato l’establishment. Uno dei Paesi più ricchi dell’America Latina, un’estensione di poco inferiore all’Austria, un reddito pro capite di 17mila dollari all’anno e una placida rendita dal Canale, aperto nel 1914. Un’opera ciclopica che ha ridisegnato le relazioni economiche internazionali: una scorciatoia di 12.700 chilometri, alternativa alla circumnavigazione del Sud America. Ed è proprio il volano dell’economia panamense a non accumulare più la stessa energia. A generare la crisi.

Canale in secca

La siccità impone una riduzione del traffico di navi lungo il Canale, in quei 65 chilometri che tagliano l’istmo centroamericano collegando Pacifico e Atlantico. Da qui passa il 5% del commercio globale. Il sistema attuale richiede una enorme quantità d’acqua: l’imboccatura d’ingresso al canale e quella di uscita hanno un dislivello di 28 metri d’altezza, che le navi percorrono attraverso un sistema di chiuse che vengono riempite d’acqua per permettere alle imbarcazioni di salire fino al livello della sezione successiva.

Fonte: Il Sole 24 Ore