Esplosione Roma: nei prossimi giorni i primi indagati

Esplosione Roma: nei prossimi giorni i primi indagati

Le lamiere contorte e le macerie a terra. L’area transennata e l’odore acre che ristagna nell’ennesima giornata afosa della calda estate romana. Arriveranno nei prossimi giorni le prime iscrizioni nel registro degli indagati nell’inchiesta della procura di Roma sull’esplosione di un distributore venerdì 4 luglio a via Gordiani. È stata sfiorata una strage. Polizia, carabinieri, polizia locale e vigili del fuoco sono impegnati a redigere un’informativa per i magistrati della Procura di Roma. Nel fascicolo al momento si ipotizzano i reati di disastro colposo e lesioni ma gli inquirenti potrebbero valutare anche reati ambientali. In settimana verranno sentiti testimoni a cominciare da chi era al distributore in quei momenti: su questo aspetto, fondamentali per ricostruire quanto avvenuto, saranno le analisi delle telecamere presenti nella zona che potrebbero avere immortalato le fasi precedenti allo scoppio.

«Ridotta quantità di diossina per rapida azione pompieri»

Le bonifiche andranno avanti anche nei prossimi giorni, in modo da acquisire il maggior numero di dati da fornire ai pm. Nel frattempo le analisi disposte dall’Arpa hanno individuato una presenza di diossina nell’aria, ridotta grazie al tempestivo intervento dei pompieri che sono riusciti a domare le fiamme in tempi brevi scongiurando il peggio. «La velocità con cui hanno operato i vigili del fuoco ha consentito di spegnere le fiamme in tempi rapidi e quindi ha ridotto la quantità di diossina sprigionata nell’aria. È noto che un incendio più dura nel tempo e più raggiunge temperature alte con la conseguente diffusione nell’aria di diossine. Premesso che le valutazioni sanitarie spettano alla Asl – ha spiegato la Protezione civile cittadina – al momento possiamo dire di aver scongiurato il peggio, essendo la prima giornata di monitoraggio quella più a rischio dal punto di vista della tossicità dell’aria».

Fonte: Il Sole 24 Ore