Festa del cinema di Roma, Confindustria presenta Atlantico, viaggio in 12 tavole del codice di Leonardo

La sera del 27 ottobre al Maxxi, in occasione della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma, verrà presentato “Atlantico. La prima volta oltreoceano del Codice di Leonardo da Vinci”, il documentario promosso da Confindustria, con la regia di Marcello Pastonesi e Carlo Furgeri Gilbert, prodotto da Karen Film e Studio Nicama. Dodici tavole del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, viaggiano attraverso l’oceano: dalla Pinacoteca
Ambrosiana, nel cuore di Milano, fino alla Public Library di Washington D.C.

Il viaggio in 12 tavole del Codice Atlantico di Leonardo

Il documentario racconta dunque il viaggio delle 12 tavole del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci che Confindustria, con la curatela del direttore della Pinacoteca Ambrosiana, Monsignor Alberto Rocca, e insieme ai partner – Intesa Sanpaolo, Ita Airways, 24 Ore Cultura, Dolce&Gabbana, Dompé, Pirelli e Trenitalia – ha portato in America. Con i disegni ha attraversato l’Atlantico anche l’orologio da torre, realizzato da Dolce&Gabbana che riproduce il meccanismo astronomico dell’abbazia di Chiaravalle, con le modifiche pensate e descritte da Leonardo in una delle prime pagine del Codice. Il documentario è la storia di questo viaggio in cui si interseca il richiamo profondo del messaggio di Leonardo che dall’Europa arriva in America. Un percorso che supera tutte le barriere fisiche, sociali e culturali.

Esposte a Washington a giugno

A giugno le 12 tavole del Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci sono state esposte alla Martin Luther King Jr Library di Washington d.c. Il documentario racconta lo spirito della mostra così come è stato vissuto negli Stati Uniti, le ragioni che hanno spinto Confindustria a volere questa esposizione come simbolo del saper fare italiano, della cultura di impresa, del valore della cultura anche come ponte per abbattere barriere.

Un documentario di 50 minuti

Atlantico è un documentario di 50 minuti che racconta il realizzarsi di una idea che era nata nell’ambito del progetto ’Confindustria nel mondo’: quest’anno l’apertura di una sede a Kiev e a Singapore, poi a Washington. «Per farlo – spiega il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi – abbiamo pensato che dovevamo avere un ambasciatore che ci rappresentasse al meglio. Crediamo che Leonardo da Vinci sia il miglior ambasciatore per rappresentare l’industria italiana e il genio italiano», con «12 tavole che rappresentano l’industria proprio per dire come la cultura politecnica delle nostre imprese è un qualche cosa che ci viene tramandato, di come è importante guardare al futuro» e «soprattutto creare un ponte sociale».

Cadono barriere fisiche, sociali e culturali

É il racconto di barriere, fisiche, sociali, culturali, che cadono quello che, nel film, filtra da semplici istantanee della vita quotidiana di famiglie americane, genitori e ragazzi, bambini che hanno conosciuto Leonardo anche vivendo esperienze in un laboratorio allestito nella library di Washington, persone che hanno visitato una esposizione d’eccezione ma volutamente aperta alla città e alla partecipazione più ampia fin dalla scelta della sede, un polo culturale di forte aggregazione.

Fonte: Il Sole 24 Ore