Foxconn, maxi protesta alla fabbrica di iPhone in Cina

Proteste su larga scala sono scoppiate nello stabilimento Foxconn di Zhengzhou, la cosiddetta «iPhone City», in base alle voci rimbalzate e supportate dalle immagini circolate sui social media in mandarino (Weibo) e internazionali (Twitter). I video e le foto postati hanno mostrato un folto gruppo di lavoratori che marciava su una strada, con alcuni di fronte a una fila di persone in tute ignifughe e poliziotti antisommossa.

Nelle scorse settimane, l’impianto, il più grande assemblatore al mondo di iPhone della Apple, è stato al centro della fuga di massa di lavoratori per sottrarsi a un lockdown anti-Covid.

La causa scatenante delle proteste, iniziate nelle prime ore di mercoledì, sarebbe il ritardo nel pagamento dei bonus.

«Dateci il nostro stipendio!», hanno gridato i lavoratori circondati dalla polizia. Altri filmati mostrano il lancio di gas lacrimogeni e i lavoratori che abbattono le barriere.Il malcontento per le rigide regole di quarantena, per l’incapacità dell’azienda di debellare i focolai e per le cattive condizioni di lavoro, ha portato i dipendenti a fuggire dal campus della fabbrica a fine ottobre.

Fonte: Il Sole 24 Ore