Frenata per i ricavi dell’industria

In discesa rispetto al mese precedente, così come nel confronto annuo, tanto in valore che a volume. Per i ricavi dell’industria luglio è un mese negativo, sotto ogni punto di vista. Rispetto a giugno la discesa è dello 0,4% ma in termini tendenziali il calo passa all’1,6%, quarta riduzione mensile consecutiva.

L’energia ha un peso rilevante in questa discesa e per la manifattura, escludendo l’energia dal calcolo c’è un progresso annuo minimo, dello 0,5%.

Tra i settori sono solo i mezzi di trasporto a mostrare crescite eclatanti (quasi il 40%) ma in crescita sono anche alimentari, tessile, apparati elettrici, macchinari e farmaci. In profondo rosso i settori più energivori, quelli che dopo aver varato forti aumenti ora almeno in parte riducono i listini per la discesa dei valori di gas ed elettricità, dunque chimica, metallurgia e legno-carta. Settori, per la verità, che sono penalizzati anche dal lato della domanda, come evidenziato dagli ultimi dati della produzione industriale.

La frenata dei valori è visibile anche nei volumi, con un calo dell’1,6% rispetto all’anno precedente. Dall’inizio dell’anno i ricavi dell’industria crescono a valore appena dello 0,9% ma in volume si riducono di oltre il 2%.

I dati nel dettaglio

A luglio si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca dello 0,4%, in termini congiunturali, risultante da una crescita sul mercato estero (+1,4%) e da una flessione su quello interno (-1,3%). Nel trimestre maggio-luglio 2023 l’indice complessivo è invariato rispetto al trimestre precedente (+0,1% sul mercato interno e -0,2% su quello estero). Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a luglio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per i beni strumentali (+0,8%) e per l’energia (+3,0%), mentre si rileva un calo per i beni di consumo (-1,1%) e per i beni intermedi (-1,2%).

Fonte: Il Sole 24 Ore