Geely all’attacco: una Spac per quotare Polestar e un miliardo per Lotus

Geely, la più grande casa automobilistica del settore privato cinese, che controlla la svedese Volvo ed è primo azionista di Daimler, è passata decisamente all’offensiva. È di meno di 48 ore fa la notizia, data da Wall Street Journal, di una quotazione negli Stati Uniti attraverso una Spac (mezzo ormai molto in uso dall’altra parte dell’Atlantico) per Polestar, la divisione premium di auto elettriche di Volvo, design svedese e produzione in Cina. La quotazione porterebbe la valutazione della controllata scandinava da 7 a 40 miliardi di dollari. Oggi, poi, è trapelato da fonti informate che la stessa società cinese con base a Guangzhou sta valutando la possibilità di raccogliere circa 1 miliardo di dollari per rilanciare la britannica Lotus Cars, acquisita al 51% quattro anni fa, nel campo ormai affollato dei veicoli elettrici in Cina.

Round per Lotus, valutazione fino a 5 miliardi

La società guidata da Li Shufu, ottantanovesimo uomo più ricco del mondo con 17,8 miliardi di dollari di patrimonio secondo Forbes, sta lavorando con i consulenti per sondare il potenziale interesse degli investitori in un round di finanziamento che potrebbe valutare 5 miliardi di dollari le attività di Lotus sul versante delle auto elettriche. Separatamente dalla raccolta di fondi, la società cinese sta anche studiando un’offerta pubblica iniziale di Lotus Cars, o della sola divisione dei veicoli elettrici, già nel 2022. Una quotazione potrebbe valutare l’intera attività, comprese le auto sportive e da corsa a motore a combustione interna, più di 15 miliardi. Sotto la guida di Geely, Lotus nel 2019 ha lanciato la sua hypercar Evija completamente elettrica, coupé da 1.972 cavalli che costa circa 2 milioni di dollari.

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Le azioni di Geely Automobile Holdings hanno guadagnato fino al 7,6% nella loro migliore performance intraday dal 26 gennaio. Il titolo ha chiuso in rialzo del 5%, facendo molto meglio dell’1,4% segnato dall’Hang Seng Index.

La febbre delle Spac

La febbre degli investitori per le azioni legate ai veicoli elettrici ha spinto i prezzi a livelli mai visti prima nel corso del 2020, non così in questi primi mesi del 2021. L’interesse per il settore ha comunque alimentato la mania per le Spac, società veicolo pensate per portare società rampanti in Borsa attraverso una fusione. Nell’automotive a fine gennaio se ne è parlato per l’americana Lucid, controllata dal fondo sovrano saudita Pif. Più di 180 miliardi di dollari sono stati raccolti a livello globale attraverso Ipo realizzate grazie a Spac negli ultimi 12 mesi, secondo dati Bloomberg.

Fonte: Il Sole 24 Ore